A Sua Eccellenza
Pietro Lagnese
Vescovo di Caserta
So che forse urterò la sua suscettibilità, ma questa missiva
che Le scrivo è frutto di un percorso giovanile, ma soprattutto maturo per ciò
che è accaduto nella Domenica delle Palme in una nota chiesa di Caserta che peraltro è un santuario .
Le scrivo perché non ho sopportato come la credibilità
religiosa, che viene presa d’assalto da cittadini i quali si sostituiscono a
dei veri e propri giudici sui social, venga
“ oltraggiata “ soltanto perché non si rispettino delle regole che sono state emanate
da provvedimenti politico- legislativi dell’attuale governo e del pregresso .
la politica in chiesa non si fa . E’ un luogo dove tutti sono uguali.
Vede Egregia Eccellenza, davanti ad una ricorrenza annuale
della Domenica Delle Palme e della Santa Pasqua non esistono restrizioni, poiché, e non sto
qui a ricordare quale significato religioso ha per molti fedeli la Pasqua e la
settimana santa che inizia proprio con la domenica delle Palme, una volta all’anno
così come recita il Vangelo di Nostro Signore di cui lei ha iniziato in
provincia di Caserta l’opera Pastorale, i fedeli secondo quanto scritto si dovrebbero
recare a Messa e confessarsi.
I commenti, che si sono
susseguiti dopo aver postato una foto del sacrato di una chiesa che
rappresentava un pseudo assembramento di gente, sui social da parte di cittadini
casertani, sono stati di uno squallore unico degno di una antireligiosità (quasi
atea) di una ricorrenza che da secoli, è stata sempre osservata come un
desiderio di rinascita, una resurrezione come dice il vangelo.
Questa rinascita che molti fedeli, oggi, l’ha ritrovano soltanto,
guarda caso, nelle istituzioni ecclesiastiche perché bombardati giornalmente da
servizi giornalistici che desiderano distruggere quel senso di amor proprio che
si ha in se stessi.
La chiesa del Buon Pastore è stata sempre gremita di gente perché
l’opera pastorale che hanno eseguito i parroci della stessa, tende a non
emarginare, ma a accorpare quei cittadini che si sentono persi difronte ad una
epidemia che sta sconvolgendo un pianeta. Quel giorno addirittura si stavano
consegnando ben 150 pasti a persone che ne avevano bisogno.
Vede Sua Eccellenza il
sottoscritto fin dall’età di 11 anni , ne ho 62 adesso, ho frequentato il Seminario
fino all’età di 30 anni perché abitavo a due passi dalla Curia
Vescovile, e prima con gli incontri e i tornei di calcio che si organizzavano
all’interno della Curia dove partecipavano anche i seminaristi con Don
Antonello Giannotti in prima linea , sotto la magistrale collaborazione del
defunto Pietro Farina, divenuto poi
Vescovo di Caserta qualche decennio fa (mio
professore di religione alle scuole medie) e poi con la costituzione di una
associazione di basket denominata Oratorio Sant’Augusto, abbiamo sempre
ottemperato all’opera pastorale che il Vescovo dell’epoca, siamo parlando degli
anni ottanta e novanta, si era prefissato di attuare.
Don Antonello è stato uno dei prelati che era testimone del
battesimo di mio figlio. Mi fu battezzato da Sua eccellenza Raffaele Nogaro la notte di Pasqua.
Gli attacchi “ sterili
“ che hanno danneggiato domenica un luogo sacro quale quella della chiesa del Buon Pastore di Caserta
hanno dato fastidio, perché nei commenti sui social addirittura alcuni
professori universitari, di cui ho grande stima e rispetto, hanno commentato in modo quasi dispregiativo
affermando che la messa della Domenica delle Palme si doveva sospendere perché c’era
un assembramento, forse era una dichiarazione troppo affrettata, ma avallata da
altri commenti puerili .
Mi appello alla sua Fede Cristiana cerchi di far sentire la
sua Voce, perché oggi i fedeli in questa seconda Pasqua del Covid, vorrebbero
sentire quel conforto necessario affinché possano credere in qualcosa e soprattutto
nella fede che Nostro Gesu’ Cristo ci ha insegnato.
Buona giornata
Prospero Cecere
Caserta lì 29/03/2021
IL MESSAGGIO DI DON ANTONELLO
Con il fine di voler fare chiarezza e non di alimentare ulteriori polemiche, soprattutto verso quei fratelli e sorelle esasperati dalla pandemia, quanti sono stati costretti a chiudere gli esercizi a tempo indefinito ed esprimendo la massima solidarietà per tutti tutti coloro che vivono dei forti disagi in questo momento particolare, pubblichiamo una foto che ci è stata inviata nella giornata di ieri e mostra una realtà completamente diversa da quella rappresentata da alcune foto e video in occasione delle Sante Messe della domenica delle Palme , con inquadrature e prospettive singolari, che sono circolate sui social e che hanno generato turbamento in alcune persone.
In realtà, come possono testimoniare
tutti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni, non c' è stato alcun
pericoloso assembramento e come si evince dalla foto, erano presenti
sicuramente tante persone, ma sul sagrato erano tutte regolarmente distanziate
e con la mascherina.
La Parrocchia, oltre alle disposizioni
già in vigore (adesivi sui banchi per posti distanziati, mascherina sia al
chiuso che all’aperto obbligatoria, assenza di coro, segno di pace senza
contatto fisico, igienizzazione della mani con gel a disposizione di tutti agli
ingressi, prassi in sicurezza per la distribuzione dell’Eucarestia, etc) ha
predisposto delle ulteriori misure, come quella di evitare la benedizione dei
rami di ulivo per evitare scambi e contatti ed ha organizzato un servizio di
sicurezza, gestito dagli scout e dai volontari, per regolare il deflusso e controllare
che tutte le persone sul sagrato rispettassero le norme di sicurezza.
Purtroppo non è possibile intervenire
oltre lo spazio privato del sagrato, ne sostituirsi alla pubblica autorità in
caso qualcuno, fosse anche un passante o un curioso, decida di non rispettare
le regole. Su questo punto la Parrocchia provvederà ad avvisare ufficialmente
le forze dell’ordine, in vista della settimana Santa, per chiedere aiuto a
regolamentare la presenza nei pressi della zona auspicando supporto e più
controlli.
La Chiesa è impegnata in prima linea
dall’inizio dell’emergenza su tutti i fronti, da quello spirituale a quello
materiale nel servizio ai poveri, agli ammalati, ai bisognosi di qualunque
razza e fede. L'impegno e l'auspicio è quello di fare fronte comune con tutti
contro l’unico nemico, che è il virus.
STAFF