“Le dimissioni rassegnate oggi dal Segretario Nicola Zingaretti costituiscono un severo richiamo alle responsabilità per l’intero Partito Democratico. E spero davvero che l'Assemblea le respinga, fortificando un segretario eletto solo due anni fa con una maggioranza larghissima, ereditando un partito isolato, arroccato su posizioni autoreferenziali”.
A dichiararlo Camilla Sgambato,
componente della segretaria nazionale del Partito Democratico con delega alla
Scuola.
“Oggi l’azione del Partito Democratico
deve continuare con un’azione seria riformista e responsabile,
intellettualmente onesta. Comprendo lo sfogo di Zingaretti: nel momento in cui
tutti siamo chiamati a lavorare a denti stretti e con sobrietà al futuro del
Paese, in un governo dove il Pd corre rischi enormi, se non dimostriamo di
essere in grado di lottare per le nostre storiche battaglie, riaffermando la
nostra identità, nel momento in cui siamo impegnati sul fronte del lavoro,
della campagna vaccinale, della salute, delle scuole, ecco che sono spuntate
logoranti e degradanti attacchi interni di chi dimostra di essere scollato
dalla realtà e dai bisogni reali della gente.
Gli attacchi ad Andrea Orlando sono
soltanto gli ultimi incomprensibili, strumentali colpi di coda, un tentativo di
una impossibile restaurazione. Comunicati, post su Facebook e su Twitter al
veleno che prendono il posto dei luoghi deputati alla discussione, come la
direzione in cui si è votata la linea del segretario all’unanimità. Discutiamo
pure, ma dove e come si deve, e soprattutto approfonditamente. Non nello spazio
di un tweet usato come arma per campagne di odio. E facciamolo sui temi che
interessano le nostre comunità, recuperando lo spirito di un partito autorevole,
plurale, riformista”, continua l’ex parlamentare.
“Le respingeremo le dimissioni del
nostro Segretario, l’intera comunità del Pd ci chiede di farlo e noi non
possiamo che ascoltare la voce della base e delle democratiche e dei
democratici”, conclude Sgambato (Pd).