La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 1 febbraio 2010

COSENTINO NON E' STATO CANDIDATO PERCHE' INDAGATO PER ASSOCIAZIONE , MA DE LUCA HA UN PROCEDIMENTO PER TRUFFA E FALSO


 Invertendo l’ordine dei fattori , il prodotto non cambia . Non è soltanto una regola matematica , ma è anche una regola politica che si fa su conti matematici  di preferenze ai  candidati che si apprestano a compiere l’ennesimo giro di boa per le prossime elezioni amministrative regionali e provinciale . La sinistra ha tanto criticato la candidatura del sottosegretario alla finanze  Nicola Cosentino a presidente della regione Campania , si dimentica  invece che il loro candidato nel pd alla presidenza regionale è stato da poco rinviato a giudizio  davanti al tribunale di Salerno . Poi per non cambiare anche altri candidati  del centro sinistra e del centro destra hanno avuto noie giudiziarie . Per questo  il fattore primario cioè quello dei candidati non cambia mai . Il GUP (giudice per l’udienza preliminare) ha, infatti qualche mese fa  , rinviato a giudizio Vincenzo De Luca. Gli hanno fatto  compagnia alcuni personaggi importanti dell’apparato amministrativo comunale: l’ex sindaco Mario De Biase, il vice segretario generale e presidente Asi Felice Marotta, l’ex assessore Mauro Scarlato, l’attuale assessore Domenico de Maio, i funzionari dell’ufficio tecnico Alfonso e Alberto Di Lorenzo, Bianca De Roberto, Matteo Basile e Raffaele Esposito; rinvio a giudizio anche per Vincenzo Iannucci e Michele Galgano (della Salerno Invest, sorta per gestire la delocalizzazione delle manifatture cotoniere di Fratte in zona Asi). L’inchiesta era stata avviata dal pm Filippo Spiezia, ereditata poi dalla dott.ssa Gabriella Nuzzi (trasferita dal CSM per il caso De Magistris), che aveva contestato agli indagati (ora rinviati a giudizio) i reati di “truffa e falso”.  Reati che sono stati ribaditi dal pm Cosentino nell’udienza del 23 aprile scorso.