Deve rispondere dell’accusa di “concorso in detenzione illegale di armi clandestine ed alterate con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare il “clan dei casalesi”. La vicenda risale all’anno 2004.
Dall’attivita’ investigativa espletata, e’ emerso che due fucili cal. 12 (uno con matricola abrasa e l’altro con canne mozzate e calciolo tagliato), una canna da fucile cal. 20 e 29 cartucce cal. 12, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri della compagnia di capua il 30 novembre 2004 presso la masseria del pregiudicato mottola giuseppe cl.’41 da grazzanise (ce) (che per tale episodio delittuoso e’ gia’ stato condannato con sentenza definitiva), erano stati occultati in quel luogo dal di bello per poter essere utilizzati in un agguato che elementi di vertice del “clan dei casalesi” avevano deciso di attuare ai danni di un affiliato di grazzanise, per timore che quest’ultimo potesse pentirsi.
Dopo le formalita’ di rito, l’arrestato e’ stato associato alla casa circondariale di terni.Il di bello era gia’ stato condannato nel 2005 a 2 anni di reclusione per favoreggiamento della latitanza di vinciguerra antonio (successivamente divenuto collaboratore di giustizia).