La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 10 febbraio 2010

Arrestato a Terni dai Carabinieri del Nucleo Operativo un 32enne di Grazzanise affiliato al “clan dei Casalesi”: deve rispondere di ricettazione e detenzione illegale di armi clandestine in concorso.

Nella mattinata odierna, in terni, a conclusione di una mirata attivita’ investigativa, i carabinieri del nucleo operativo di santa maria capua vetere, collaborati dai colleghi di terni, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio g.i.p. presso il tribunale di napoli, su conforme richiesta della d.d.a. partenopea, nei confronti del 32enne pregiudicato di bello plinio, domiciliato da alcuni anni a terni, affiliato al gruppo camorristico operante in grazzanise (ce) riconducibile al “clan dei casalesi”.
Deve rispondere dell’accusa di “concorso in detenzione illegale di armi clandestine ed alterate con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare il “clan dei casalesi”. La vicenda risale all’anno 2004.
Dall’attivita’ investigativa espletata, e’ emerso che due fucili cal. 12 (uno con matricola abrasa e l’altro con canne mozzate e calciolo tagliato), una canna da fucile cal. 20 e 29 cartucce cal. 12, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri della compagnia di capua il 30 novembre 2004 presso la masseria del pregiudicato mottola giuseppe cl.’41 da grazzanise (ce) (che per tale episodio delittuoso e’ gia’ stato condannato con sentenza definitiva), erano stati occultati in quel luogo dal di bello per poter essere utilizzati in un agguato che elementi di vertice del “clan dei casalesi” avevano deciso di attuare ai danni di un affiliato di grazzanise, per timore che quest’ultimo potesse pentirsi.
Dopo le formalita’ di rito, l’arrestato e’ stato associato alla casa circondariale di terni.
Il di bello era gia’ stato condannato nel 2005 a 2 anni di reclusione per favoreggiamento della latitanza di vinciguerra antonio (successivamente divenuto collaboratore di giustizia).