Al di la del pensiero personale di Alfredo Di Patria, va riconosciuto il valore professionale dell'architetto a cui ogni sammaritano devi attingere. Ognuno è libero di fare una scelta . Abbiamo rispettato quella di Pierfrancesco Lugnano, Mariella Uccella , Emilio Maddaluna, Angelo Cannavacciuolo e tanti altri , così rispettermo quella Di Alfredo Di Patria e tanti altri che Santa Maria Capua Vetere l'hanno nelle indole del Dna.
Riceviamo e pubblichiamo Scusate amici, ma nel lasciarci è doveroso per me dirvi francamente come la penso.
La scelta di entrare nel partito di Berlusconi e Cosentino rientra pienamente nel vostro personale diritto, per nulla menomato dall’appartenenza a “Rinascita Cittadina”.
Un po’ meno lecito forse è l’esservi portati in dote l’intera associazione, che qualcun altro, oltre voi, ha quantomeno contribuito a creare e a mantenere in vita per un paio di anni.
Peraltro mi rendo conto che, quant’anche la vostra personale sensibilità nei miei confronti ve lo suggerisse, Rinascita Cittadina non è un eredità che si può scomporre in quote per lasciare il dovuto a ciascuno.
D’accordo, sono io che scendo… dal vagone in corsa.
Ma se prima di svoltare aveste messo la freccia, sarei sceso prima, evitandomi qualche rischio.
Pazienza! Non siete i soli ad esservi distratti: non c’è uno straccio di cronista locale che si sia chiesto: a proposito… ma che fine ha fatto Alfredo Di Patria?
Qualcuno tra questi però, che è restio ai facili ottimismi, o meglio più acido degli altri, ha intravisto e segnalato sul suo blog che la vostra è una svolta che infastidisce chi vi si ritrova inaspettatamente trai piedi.
A me piuttosto sembra una “svolta pericolosa” (chi ha più di cinquant’anni ricorda il titolo di uno dei primi sceneggiati televisivi della RAI, … e la conclusione tragica fatta dal suo protagonista).
Converrete comunque che oggettivamente è un “salto della quaglia”-
Dopo aver sostenuto che l’associazionismo di base nasce dall’esigenza di far politica e cultura al di fuori di “partiti politici di destra e di sinistra ormai allo sfascio ed irriformabili”, siete costretti a sostenere oggi di aver scoperto che ce n’è almeno uno nel quale è possibile perseguire quegli obiettivi sociali ed ambientali che è necessario porre alla base di una rinnovata pratica politica a servizio delle nostre genti e del nostro territorio: quello nel quale siete entrati in pompa magna con tanto di fanfara!
Voi sapete in proposito come la penso, ed i motivi per i quali viceversa vi avevo proposto di dare un contributo all’ultimo tentativo di resistenza disperata che volontaristicamente (e per qualcuno “umoristicamente”) si appella Speranza Provinciale Casertana.
E poiché sapete che nelle cose che faccio ci metto volontà senza calcolo, e non disdegno neanche l’umorismo, vi è perfettamente chiaro del perché, senza alcuna speranza di riscontri immediati, continuo la mia strada con Speranza Provinciale, con Tanzarella, Vozza e tanti altri che hanno ancora il coraggio di denunciare, ma anche di sognare e la capacità di proporre agli elettori una via d’uscita fondata sulla responsabilità e la democrazia.
Voi dite che siete entrati in un partito che vi consentirà di perseguire proprio questi obiettivi, e che siete pronti a coinvolgere, appena ve ne sarà data l’opportunità e la facoltà, tutti coloro che con voi hanno condiviso certe battaglie civili e culturali.
Auguri! Risparmiatevi promesse, però, almeno nei miei confronti: sono stato lasciato a piedi già molte altre volte e ho imparato che, al di là della “buona volontà” degli uomini, quel che conta sono i “processi” ed i “vincoli” che questi impongono a chi c’è dentro.
Comunque, se percorrendo la vostra strada riuscirete a far qualcosa di buono, com’è mio costume, ve ne darò atto.
Alfredo Di Patria
Ex segretario di “Rinascita Cittadina”