Parlare di cio’ che accaduto in quel locale in provincia di Ancona
non è certamente facile, ma in qualità di ex disk jockey degli anni settanta e
ottanta tenterò di dare una spiegazione .
Innanzitutto, la prima anomalia che risulta essere alquanto
dubbia è quella della miriade di giovanissini al di sotto dei 17 anni, quindi
non maggiorenni, che erano presenti all’interno del locale.
Tanti anni fa, e qualcuno antenne si ricorderà, i gestori dei
locali per far divertire questi ragazzi
minorenni, hanno creato dei pomeriggi danzanti con inizio alle ore 15,00 fino
alle ore 20.00 dove i ragazzi si radunavano all’interno di locali per
trascorrere qualche ora di svago.
Con il passar degli
anni questi pomeriggi danzanti sono scemati perché negli anni novanta sono
stati completamenti cassati perché sono iniziati le uscite notturne con inizio
dalle ore 23.00 con conclusione ad ora tarda e fino alle 3.00 alle 4.00 di
mattina.
Ma la cosa più raccapricciante e che questi ragazzi
venivano controllati a vista anche dai gestori dei locali con un proprio
servizio d’ordine.
Nella maggior parte
dei casi se il divertimento veniva eseguito nel pomeriggio , quest’ultimo
poteva essere controllate perché anche le consumazioni erano a base di
analcolici perché vi era il divieto assoluto di vendere alcolici.
Ma qui la vicenda ha sembianze, purtroppo diverse .
La prima cosa che viene alla luce, che però viene palesemente
nascosta, è quella dei genitori che hanno dato il consenso a migliaia di figli giovanissimi
di recarsi in un locale alle 23.00 per assistere ad una serata con un dj che
guarda caso per farsi pubblicità arriva tutto tatuato con disegni sul corpo e
con atteggiamenti che guarda caso sprigionano nei giovanissimi senso anche di ribellione
sociale.
Anche se qualche mamma
ha seguito i propri figli questo non può assolvere i genitori da quanto è
successo. Per questo ci penserà il tribunale dei minori di Ancona.
Andando poi a fare uno screening su ciò che accaduto in
termini di sicurezza, il locale stante la mia esperienza, non era a norma. Soltanto
guardando l’ingresso possiamo soltanto
affermare che la struttura era stata costruita negli anni settanta ottanta ed
era un locale di paese che nel terzo millennio voleva ospitare un evento con
1500 ragazzi . una follia soltanto una follia , ma i genitori di questi
giovanissimi non sono da meno .
Grazie ai media questi
ragazzi li stanno uccidendo . E’ inutile che alcuni gionalistucoli e conduttori di programma che sono andati in
onda domenica sera su la 7 e Rai uno
hanno aperto i loro programmi con il fattaccio avvenuto nel locale in provincia
di Ancona.