Nella nostra città, esiste, da più di un anno, l’assessorato alla
trasparenza. Ma i cittadini non hanno ancora realizzato, compiutamente, la
valenza di questa novità. Nell’immaginario collettivo ci si aspettava che
questo assessorato togliesse i veli ai vecchi misteri che le amministrazioni
degli ultimi venti anni hanno lasciato sepolti sotto le mezze parole quali :
“la magistratura sta facendo il suo corso”, “le indagini non sono state ancora
completate” e via dicendo. Lo stabile del vecchio istituto Santa Teresa è stato
lasciato all’incuria e al degrado, dopo un esborso di varie centinaia di
milioni delle vecchie lire, di noi contribuenti. Un palazzetto dello sport lasciato
a marcire senza nessuna spiegazione a noi cittadini, questa volta parliamo di
milioni di euro. Il fallimento della STU (società di trasformazione urbana)
dove i contribuenti e la città hanno perso non solo i soldi ma anche parte dei
terreni che facevano parte della vecchia 167, dove
vennero erette decine e decine di cooperative, c’è una sentenza di fallimento,
ma noi contribuenti non sappiamo come e/o perché. Tra le altre, la colpe più
grave è stata il “prestito” della
facoltà di Psicologia a Caserta,(testuale cosi è stato scritto dall’ ex sindaco
del PD allora,( ora ha già fatto un paio di attraversamenti) nel suo programma
elettorale. Un danno che ci ha privato di una popolazione circolante di circa
ottomila studenti che avrebbe alleggerito il dramma della chiusura dell’ITALTEl,
almeno nel comparto commerciale. A quale cosiddetto “barone”universitario ha
giovato tutto questo? Perché questa Facoltà venne assegnata alla nostra città e
ci è stata sottratta, in modo fraudolente? La domanda è legittima. Poi, scoprire che un azienda, che per molti anni ha
lavorato nella nostra città e a cui furono affidati lavori importantissimi era
legata organicamente ai “Casalesi”e i cui titolari sono in galera, avrebbe
dovuto creare un minimo di perplessità, vi pare? Niente. Dalla cronaca, tutti
noi, abbiamo imparato che dove lavorano le aziende legate organicamente alla
camorra ci deve essere, necessariamente, qualche colluso, politico o dirigente
che sia, che ne dite? Ora, noi non sollecitiamo processi, non sollecitiamo
commissioni d’inchieste, sappiamo benissimo come il tempo e le circostanze
riescono ad annacquare ettolitri di nero di seppia, aiutati, naturalmente,
dall’atteggiamento poco collaborativo degli addetti ai lavori che, spesso,
diventano degli addetti ai favori, ma i
vecchi misteri hanno bisogno di una sepoltura, i cittadini sammaritani hanno il diritto di sapere se sono stati errori
dovuti dall’inadeguatezza del ruolo oppure da interessi privati. Vi state
domandando: che senso ha saperlo? ormai cosa fatta capo ha!. No non è
cosi; vengo e mi spiego. Da un’analisi viene fuori che la maggior parte dei
guai e delle storture, degli acquisti sbagliati di edifici adibiti a scuole, di
una cementificazione di terreni agricoli
forzando le regole e di tanto altro che ci portiamo dietro da venti anni,
partono dal 1997, vale a dire dalle due “sindacature” successive dell’ex
sindaco e ribaditi e denunciati
pubblicamente da un feroce “J’accuse” contenuto nelle dimissioni di due
consigliere comunali di maggioranza della “sindacatura” Giudicianni: Avv.ssa
Borgia e Dott.ssa Limardi. A vedere bene
nell’attuale consiglio e non solo, notiamo
gli stessi nomi,( a partire dal Sindaco), i figli, oppure parenti diretti
e indiretti, riconoscibili alter ego di noti faccendieri, ma tutti
verosimilmente, compreso qualche dirigente, riconducibili alla memoria dell’operato
dell’ex Sindaco dei due mandati successivi. Una sorta di restaurazione
mascherata, condita da qualche eccezione di rilievo, farcita da qualche
personaggio “ al di sopra delle parti”, ma che ciò nonostante non modifica
l’acre “sapore” dei “palazzinari a tutti i costi” e del cemento selvaggio, che
si preparano all’assalto del nuovo piano regolatore cercando, ancora una volta,
di far passare affari personali come pubblica utilità. Un ultima nota: anche
nel ventennio di cui parliamo ci furono denunce, indagini, istruttorie, avvisi
di garanzia, per dirigenti e politici, ma..non si è saputo più nulla.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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