La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 1 marzo 2010

IV Sezione Penale Cassazione - Lo stato va condannato se vi è anche una derubricazione del reato - Superlex

Lo stato va condannato. Se tizio o caio viene "rinchiuso" nella patrie galere e quindi, successivamente, si riconosce la sua innocenza o, comunque, la sua estraneita' a determinati fatti dilettuosi, con "derubricazione"conseguenziale, e' doveroso, poi, per "lo stato" ripararvi e indennizzarlo per i giorni o i mesi di carcere cui sia stati costretti "illegittimamente".errori giudiziari si riscontrano sempre. Stavolta piu' che un errore giudiziario classico si e' avuta una "derubricazione"nel senso che un tizio imputato per un certo tipo di reato che "prevedeva"necessariamente il carcere ha ricevuto, poi, la derubricazione di questo reato nel senso che per lo stesso fatto e' stato giudicato e per questo fatto la legge non aveva previsto e non prevedeva il carcere ma "altra sanzione".ebbene, in questa circostanza, egualmente va assegnato un giusto e congruo indennizzo per la "detenzione" ingiusta ed illegittima.il principio lo si ricava dalla lettura della sezione IV della Cassazione penale intervenuta sotto il 1551 del 14/1/2010.