Ieri mercoledì 10 marzo ,a Roma, presso il Teatro Capranica, si è svolto il Convegno intitolato “l’Avvocatura è stanca di aspettare!”,organizzato dall’OUA in concomitanza con l’astensione dall’attività giudiziaria da parte degli Avvocati penalisti. Il titolo è quanto mai emblematico della situazione di disagio in cui versa l’avvocatura italiana tutta ,sia penale che civile,in quanto è ormai dal 1993 che si attende una riforma della legge professionale che affronti i problemi legati all’accesso indiscriminato alla professione,all’assenza di verifiche di qualità ed alla introduzione della specializzazione forense. Ebbene già nell’autunno scorso il Senato aveva approvato un testo di riforma che interveniva sulle tematiche suddette e la maggioranza ne aveva assicurato la rapida votazione .Tuttavia l’inerzia delle forze politiche e del Parlamento ha avuto la meglio!Da qui iniziative e sollecitazioni per ottenere assicurazioni sulla calendarizzazione al Senato del testo già approvato in Commissione Giustizia .E proprio su questa falsariga e sull’analisi dei principali nodi della riforma si sono svolti i lavori del Convegno romano,che ha visto la partecipazione di personalità del mondo forense come il Presidente Alpa e De Tilla oltre che di alcuni esponenti del mondo politico,i quali hanno manifestato la loro solidarietà ed il loro impegno al raggiungimento del risultato prefisso. Naturalmente non poteva mancare la rappresentanza dell’Ordine di Santa Maria C.V.,con a capo il Presidente Elio Sticco ,da sempre notoriamente impegnato a combattere battaglie per l’Avvocatura, la cui partecipazione non è stata impedita nemmeno da un malore passeggero,che pure lo ha colpito poche ora prima della manifestazione. Insieme al Presidente anche alcuni avvocati tra cui :Alfonso Quarto , Gabriele Rendina e Carlo Palmiero, nonché alcuni praticanti avvocati,sempre più coinvolti dall’Ordine nelle vicende che riguardano la classe forense ,tra cui :Alfredo Corea,Marisa Russo,Eduardo Orologio,Enrico Lupoli e Giovanna Bellopede.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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