S.Maria CV. Continuano le votazione per il ballottaggio per il rinnovo del consiglio dell’ordine . Nella giornata di ieri altri avvocati si sono recati alle urne . Gli avvocati che hanno depositato la scheda votata sono stati ben 464. Ieri mattina, però, sulle mura del tribunale di Santa Maria è comparso un manifesto dell’Unione Avvocati ribadendo che il candidato al ballottaggio per l’unione era l’avvocato Roberto Barresi ed invitava gli elettori ad intercettare coloro che facessero propaganda ingannevole, violante le norme deontologiche; tale competizione, deve infatti essere improntata a correttezza, lealtà e dovere di verità e cioè nell’osservanza di norme etico – comportamentali, di normale conoscenza forense . Abbiamo cercato di capire il significato di tale “manifesto” interpellando i vari avvocati ed anche il candidato ufficiale di ballottaggio Roberto Barresi.
Siamo riusciti a capire che era spuntato come un fungo un secondo candidato peraltro che svolgeva l’attività professionale “a mezzadria” tra il forense e la magistratura onoraria( giudice di pace ), ritenuto quindi spurio all’ avvocatura impegnata esclusivamente nel difensivo .
Da una verifica effettuata presso l’ufficio del consiglio dell’ordine forense non è risultato che l’imprevisto candidato abbia asseverato la propria candidatura con la dichiarazioni di accettazione del ballottaggio, ne tale dichiarazione risulta formulata presso la presidenza dell’assemblea elettorale, secondo la procedura acquisita dalla prassi e dalla logica, che vede utilizzato l’anticipato consenso alla partecipazione al ballottaggio per evitare che tra tutti i segnalati dall’assemblea elettorale,i voti convergono su segnalato alla candidatura senza che quest’ultimo abbia conoscenza consapevolezza e disponibilità ad assumere un doveroso ruolo conseguente a votazione non anticipatamente richiesta .
Peraltro una candidatura criptica violerebbe i canoni di trasparenza, di lealtà e di correttezza nei confronti dei candidati Ufficiali che si confronterebbe con un candidato occulto e senza confronto dialettico .
L’aggravante di tale apparizione è stata fornita dalla rinunzia al ballottaggio da parte dei candidati del “ cambiamento “, che per la detta insidiosa ed ingannevole apparizione, sarebbero individuabili come gli autori anche morali di tale presenza; Una dissociazione dei componenti dell’ex cambiamento avrebbe richiesto una esplicita manifestazione del loro dissenso e tale silenzio sul punto convaliderebbe un avallo per tale candidatura.
“Pur riconoscendo - dichiara un noto penalista - che il clima elettorale creato con l’impostazione errata non è confacente alla nostra avvocatura che nelle precedenti competizioni elettorali ha sempre osservato i canoni della correttezza e lealtà, si dichiara certo che il futuro consiglio saprà recuperare l’eventuale dissenso . Il presidente dell’Unione Avvocati, Mauro Marobbio, riconferma l’augurio che questa competizione abbia effetti educativi per uscirne dignitosamente al fine di conservare al nostro foro la dignità e decoro che rappresenta l’esempio nazionale.
Abbiamo cercato di contattare il capo lista della lista unione Elio Sticco su un grave episodio che capitò nella giornata di ieri presso il seggio elettorale con due dei 13 candidati dell’ex cambiamento, ma questi ha ritenuto di chiudersi in un riserbo; abbiamo interpretato tale riservatezza come un fatto che potrebbe avere eventuali riflessi non trattabili al di fuori della sede di competenza.