SI USA IL TRAGICO EVENTO PER EQUIPARARLO AL DOPO ELEZIONI DI
MARZO 2018
Vorrei Dedicare questo mio scritto a chi in quegli anni ha
vissuto quei momenti di apprensione non solo interiore ma anche politica .
Parlare di Aldo Moro si sa scuote un desiderio di interesse perché
è stata la pagina più scabrosa vissuta in una Italia, che guarda caso , ricorda
i nostri giorni e gli episodi che sono
susseguiti proprio agli inizi di marzo 2018 quando si è assistita ad una lenta
agonia di un partito quello del pd che
dopo quasi 10 anni è stato risucchiato nel fondo dell’Italia elettorale.
Ed ecco che dopo la vittoria del Movimento dei 5 stelle , pardon di quel galantuomo sempre verde di Enzo Scotti,
lo ricordo quando entrava nel palazzo dove ho abitato da “signorino”saliva le
scale o prendeva l’ascensore per recarsi al Centro studi Campania Felix a Caserta , la
mediaticità del dopo elezioni apre un capitolo alquanto storico di chi in quegli anni ne ha fatto
parte, il caso Moro. Già il caso del presidente della Dc che hanno tentato
ancora una volta di esumarlo dopo quarant’anni lasciando nello sconcerto le
famiglie che in quegli anni hanno vissuto momenti tragici . Alcuni colleghi della carta stampata hanno fatto
capire di equiparare quel momento politico a
quello che è stato vissuto nel mese di marzo 2018 quando il movimento cinque
stelle si è intrufolato nel panorama politico non solo nazionale ma anche
internazionale. A quei tempi si decise che per dare una sterzata a tutti quei
partiti non allineati, si doveva dare credibilità a migliaia e milioni di
persone promettendo, attraverso l’
emanazione di normative per il
fabbisogno nazionale, posti di lavoro che furono in ogni casi dati a migliaia
di giovani e di persone creando quel benessere anche a chi in quegli anni non aveva neanche un soldo . I
cinque stelle non hanno fatto questo ma hanno aperto una nuova speranza a chi
ha sofferto e comunque è stato preso per il culo da un partito , anzi da due
che sarebbero Forza italia , ma in primis il pd . Come nell’antico proverbio tra i due litiganti
il terzo gode, purtroppo quel movimento per raggiungere il 40 per cento doveva
avere una solida vittoria nel nord e nel
centro, ma invece quella schiacciante l’ha avuta soltanto al sud . Ad opera di
chi? Di un buon 25 , 27 per cento di persone che si sono ricordati di quanto di
buono aveva fatto la vecchia democrazia cristiana con l’appoggio anche del
vecchio pci . E’ inutile nasconderlo la vittoria nel sud dei 5 stelle passa
anche per alcuni vecchi politicanti che un bel giorno hanno iniziato a
costruire L’Italia come l’ex ministro e personaggio politico Enzo Scotti oggi
preside della facolta’ Link Campus University e la famiglia del politico
napoletano D’Alessandro. Insieme , essendo conoscitori della vita politica
italiana. Ed allora quale buon vento sfruttare un caso internazionale quello
del presidente della DC per far capire che a quell’epoca vi era anche il pd ex
Ds, ex pci che, con un accordo che non si fece mai, partì un nuovo progetto politico dell’epoca ? Ma adesso invece siccome il pd passerà all’opposizione
ma vorrebbe rievocare quei momenti, ma
non hanno capito che Matteo Renzi ha distrutto il partito gli uomini e donne che
ne facevano parte e qualcuno vorrebbe
rievocare quegli anni suscitando interesse nei nuovi giovani di come la lotta è
stata eseguita e soprattutto formata con le brigate rosse contro quello
strapotere della democrazia cristiana e del pentapartito usando il caso Moro.