Dalle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nel corso di un’attività d’indagine coordinata dalla D.D.A. di Napoli, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di concorso esterno in associazione camorristica, estorsione, turbativa delle operazioni di voto mediante violenza e minaccia, corruzione, impiego di denaro di provenienza illecita e ricettazione, reati tutti aggravati dalla finalità di agevolare il clan “dei casalesi”.
I provvedimenti costituiscono l’epilogo di un’articolata indagine che ha permesso di riscontrare l’esistenza di un patto criminale fra il clan “dei casalesi” e l’ex sindaco di Villa Literno (attualmente consigliere regionale della Campania), fondato su un accordo generale mirato a garantire al clan il controllo e la gestione degli appalti e delle risorse pubbliche in cambio del sostegno elettorale e di tornaconti economici, personali ed elettorali. Sono stati arrestati anche imprenditori di rilievo nazionale accusati di concorso esterno nel clan capeggiato dal boss Antonio IOVINE, detto o’ninno, arrestato un anno fa dopo quindici anni di latitanza.
Nel contesto dell’operazione, il Gruppo Guardia di Finanza di Aversa sta dando esecuzione al sequestro di beni, società e conti correnti riconducibili ad alcuni indagati.