Per la prima volta , ed è un bene , il tribunale di Santa Maria Capua Vetere esce indenne da una inchiesta lavorativa sull’ingiustizia italiana . Nel palazzo di giustizia e in particolare i magistrati sammaritani che operano nella città del foro lavorano anzi sono “sgobboni”. Lo ha annunciato in questa settimana il settimanale dell’Espresso che di tutte le provincie ha sparlato, ma non della provincia di Caserta. L’inchiesta ha individuato che la durata media effettiva dei procedimenti civili è stata fissata in 3449 giorni e la provincia di Caserta non c’è . ma non è che il tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stato dimenticato dal cronista?
Se ciò fosse vero sarebbe un grave errore , ma se effettivamente Santa Maria Capua Vetere non figura purché i magistrati in organigramma sono al di sotto della media nazionale allora questo è un punto a favore del presidente del tribunale Dottor Andrea della Selva che ha cercato, in ogni caso , di raggiungere un obiettivo e cioè quello di sensibilizzare i giudici affinchè il tribunale e in special modo i procedimenti civili, che erano la palla al piede del palazzo, venissero dimezzati . Unico neo i procedimenti civili in seguito a sinistri stradali , ma la magistratura penale ha fatto piena luce su un intrigante truffa alle assicurazioni.
La fonte è quella del dipartimento organizzazione giudiziaria direzione generale di Statistica della Corte Suprema di Cassazione.
Ma non uno , ma due fattori potrebbero far risultare un buon tribunale quello di Santa Maria Capua Vetere , che questo risultato avviene in un momento particolare e quando la maggior parte delle cause civili avvengono nel tanto chiacchierato palazzo di condominio che è stato al centro di numerose polemiche. Insomma l’inchiesta ingiustizia italiana se fosse vera ha, in ogni caso consacrato, quel gesto di signorilità che il presidente Della selva ha avuto nei confronti dei magistrati sammaritani , quello di far riconoscere che Santa Maria Capua Vetere non è un tribunale di fannulloni.