La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 19 ottobre 2010

MENTRE SI DISCUTE DI RIFIUTI LA SQUADRA MOBILE SEQUESTRA UNA DISCARICA

Agenti della Polizia di Stato, in particolare appartenenti al Posto Fisso di Casapesenna, nonché alla Squadra Mobile di Caserta, diretti dal vice questore Angelo Morabito e dal vice questore Alessandro Tocco, coordinati, sin dalle prime fasi dell’indagine, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria C.V., hanno proceduto al sequestro di iniziativa di una vasta area di circa 60.000 mq., ubicata in Villa Literno - località “Giardino”, trasformata in discarica abusiva.All’atto del loro intervento, l’attenzione degli agenti è stata destata dal fatto che il terreno, con destinazione agricola, completamente recintato con blocchi di cemento prefabbricati e diviso in due parti da una strada sterrata, risultava sopraelevato rispetto ai terreni limitrofi di circa un metro e mezzo. Del resto, lo stato superiore del terreno risultava ricoperto quasi completamente da brecciolino e da brecciame, cioè da pietrisco minuto e da pezzi più grossolani, dall’ evidente natura di materiale di risulta. Gli agenti, una volta entrati nell’area recintata, hanno rilevato che la parte posteriore del terreno, nonché uno spazio che si trovava sottoposto alla S.S. 7 quater (all’incirca all’altezza del km. 37) risultava ancora in fase di riempimento e rialzamento: in sostanza in tali due zone erano ancora in corso le operazioni già completate per le altre parti delterreno. Potevano così essere direttamente verificate dalla polizia le modalità con le quali era stato realizzato il rialzo e cioè grazie allo sversamento di alcune tipologie di rifiuti, provenienti principalmente - per quanto poteva giudicarsi prima facie - da attivita’ di demolizione e costruzione di fabbricati. Erano presenti infatti nella parte sottostante del terreno pezzi di asfalto, mattoni, mattonelle e ceramiche, pietre, tubazioni rotte in pvc e cavi elettrici (materiale descritto analiticamente dal personale dell’A.R.P.A.C. di Caserta fatto appositamente confluire sul posto, il quale ne confermava la natura di rifiuti speciali).Nella medesima occasione, gli agenti sorprendevano un operaio, che, con un escavatore cingolato, prelevava da un cumulo di rifiuti - poi accertato provenire da una massicciata delle ferrovie - parte dei rifiuti stessi e la riversava successivamente all’interno di un frantoio mobile cingolato, il cui funzionamento veniva curato poi da altro operaio: i rifiuti in tal modo venivano sminuzzati, per essere poi versati, accatastati e livellati sul terreno in fase di riempimento.In sostanza, si stava realizzando di fatto una discarica abusiva, contenente cira 72.000 mc. di rifiuti speciali, sui quali, al fine di tentare di occultarli, veniva sversato e livellato lo strato di brecciame e di brecciolino sopra descritti, parte del quale “lavorato” con il frantoio. A completamento dell’ultimo strato di brecciolino, venivano fatti parcheggiare su di esso camion e mezzi della società che aveva l’utilizzo del terreno, sicuramente con lo scopo di occultare definitivamente la discarica abusiva realizzata.L’attivita’ di smaltimento illecito di rifiuti in atto veniva immediatamente bloccata e l’intera area, l’escavatore e il frantoio sequestrati.Per tali fatti veniva denunciato all’A.G. l’amministratore della società responsabile dell’attività sopra descritta, FONTANA Giovanni, in relazione a una serie di violazioni al D.Lgs 152/2006, nonché all’occupazione abusiva dell’area di proprietà dell’ A.N.A.S. La società coinvolta nelle indagini è nota nel comune di Villa Literno per operare in vari settori: edilizio, di costruzioni anche per le ferrovie, nonché nel settore del trasporto e smaltimento di rifiuti in genere.Sul posto sono successivamente confluiti anche i due Sostituti della Procura della Repubblica di SMCV che conducono le indagini, per un sopralluogo. Al fine di verificare se il terreno sottostante è stato contaminato dalla presenza dei rifiuti speciali, si procederà alla rimozione del suddetto strato di materiale di riempimento utilizzato dall’impresa del FONTANA. Lo stesso materiale sarà infine sottoposto ad analisi per evidenziarne l’eventuale natura di rifiuto pericoloso.