La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 12 ottobre 2010

ARRIVA IL DIRIGENTE NUOVO ED ECCO ENRICO MONACO CHE ANALIZZA L'INCARICO

Un nuovo dirigente per l’Ufficio Tecnico Comunale. Non c’è giorno che Giudicianni non debba pagare l’appoggio effimero, di cui gode da parte di una maggioranza rabberciata, mai tanto lontana dal “bene della Città”, che, oramai come una cantilena, cerca di propagandare, sperando che qualcuno alla fine se ne convinca. Ma davvero crede Giudicianni che i suoi concittadini siano di colpo ammattiti e non comprendano che l’unica ragione che lo tiene ancora avvinto alla poltrona è il suo tentativo di perpetuare quel potere raggiunto, grazie al leale apporto di coloro ai quali ha sbattuto la porta in faccia?
Certo non è ancora finita. Perché è evidente che, in mancanza di un serio collante di idee, il Sindaco dovrà ogni giorno contrattare il consenso di quei consiglieri che hanno messo il proprio volto sull’operazione scellerata, che gli permette ancora oggi, senza titoli di particolare merito, di indossare la fascia tricolore. Chi ha voluto, dunque, il nuovo dirigente? Forse il sempreverde consigliere Campochiaro? Soprattutto, per fare che cosa? Perché in prossimità della discussione del PUC si doveva importare, come è divenuto consuetudine di questa nuova amministrazione eterodiretta, una professionalità dall’esterno? Pensare che solo tre anni fa l’Ufficio Tecnico Comunale contava un solo dirigente: ora siamo già a tre!
Il PD ha avviato la discussione e l’analisi al proprio interno delle linee programmatiche del Piano Urbanistico, i cui tempi sono già di per sé tali da indurre sospetti: il Sindaco e la sua maggioranza sembrano avere fretta. Forse che scada qualche obbligazione assunta? Vedremo e terremo bene informata la Città. Certo ostacoleremo i progetti di quanti pensano che il “bene della Città” possa trovare concretezza solo in una nuova colata indiscriminata di cemento. Ci basta già il fango di cui ci ha coperti in questi mesi il Sindaco!
Avv. Enrico Monaco – consigliere comunale e portavoce del PD