Riceviamo e pubblichiamo da Francesco Fabozzi
Dopo diverso tempo riprovo l’emozione ed il brivido della passione scatenato dal mettere giù rughe di pensiero libero. Mi spiace che la circostanza è dovuta all’esigenza di denunciare e di gridare ad orecchie sorde quanto accade alla redazione de Il Mattino di Caserta in barba alla libertà di pensiero e di espressione tanto invocata da quei colleghi di sinistra e da quella sinistra lamentosa solo quando pensa di subire e sottostare. Ma provo a raccontare in poche righe quanto si registra a mio danno da anni. La mia firma è collegata a molti ‘pezzi’ pubblicati fino all’inizio del 2007 da Il Mattino di Caserta proprio nella pagina di “Grande Caserta-Appia” - Santa Maria Capua Vetere. Perché dico sino agli inizi del 2007 e dopo ben sette anni di collaborazione continua ed oltre 1600 articoli pubblicati a firma? Perché ho pagato ed ancora sto pagando il prezzo di una scelta. Il prezzo dell’appartenenza; il prezzo della candidatura nella lista di Forza Italia alle amministrative del 2007. Bene, quella decisione frutto di una scelta di diritto-dovere civico, mi è costata una sospensione sine die. Già, perché ancora oggi sono collaboratore de Il Mattino ma senza possibilità di scrivere e raccontare. E ciò che affermo è verità documentale. Ed intanto i sinistri di sinistra si lamentano, piagnucolano invocando libertà di pensiero e libertà di stampa. Praticamente blaterano…ridicoli! Non mi senta frustrato come potrebbero ritenere coloro cui queste righe sono indirizzate. Le frustrazioni appartengono a coloro che hanno deciso che giornalisti con idee politiche non allineate alle loro debbano essere messi alla porta, allontanati e perché no, persino emarginati. Non è la prima volta che mi accade. E non solo a me. Ad ogni buon conto, se ciò che è accaduto a me fosse per tutti, Viva Dio! Ma, così, però, non è. Perché? Perché così non è per una giornalista di sinistra de Il Mattino. Ella, infatti, è stata candidata alle elezioni Europee del 2009 nelle file del Pd. ‘Sospesa’ per consentirle lo sforzo elettorale, è ritornata a scrivere come prima e più di prima. Ma vi è dell’altro: a Il Mattino a chi viene affidata la cronaca della vicenda giudiziaria legata a Nicola Casentino? Proprio a lei, la stessa giornalista candidata per il Pd, dunque per la sinistra e quindi di certificata fede politica di sinistra. Le hanno consentito di occuparsi delle vicissitudini personali e giudiziarie di un personaggio politico di sponda opposta, del Pdl. E non solo a Il Mattino ma anche alla trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro laddove, devo dire, mi è parsa anche in difficoltà. Ora, sia ben chiaro, non che ciò fosse illecito o illegittimo. Ma certamente inopportuno, questo si! Perché si poteva evitare che una giornalista de Il Mattino targata Pd scrivesse, in questi giorni in particolare, del sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino. La sinistra predica male e razzola peggio! Mi chiedo: cosa sarebbe accaduto, di converso, ad un giornalista – anche de Il Mattino - targato Pdl? Non gli avrebbero consentito di poggiare un solo polpastrello sulla tastiera. Cioè quello che è capitato a me. Questo è il vero regime. Del resto, a nessun Santoro, Floris, Guzzanti e Travaglio del Pdl sarebbe stato consentito un certo tipo di giornalismo con un Governo di sinistra in carica. Ma, tant’è.
Francesco Fabozzi
giornalista de Il Mattino
Francesco Fabozzi
giornalista de Il Mattino