Caserta: i Carabinieri arrestano 5 affiliati ad un clan di camorra responsabili di associazione mafiosa e tentativo di estorsione anche in danno dell’Amministrazione comunale di Maddaloni.
Nella notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno tratto in arresto, in esecuzione di Decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, 5 pregiudicati appartenenti ad un clan di camorra operante nella zona di Caserta e Maddaloni, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e di alcuni tentativi di estorsione in danno di imprenditori locali ed amministratori pubblici.
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Caserta, hanno consentito di bloccare sul nascere la ricostituzione del gruppo camorristico maddalonese – recentemente disarticolato dall’operazione “NUOVA CALATIA” condotta sempre dai Carabinieri di Terra di Lavoro, conclusasi il 17 marzo scorso con 30 arresti – che stava tentando di riappropriarsi del controllo del territorio attraverso la gestione delle attività estorsive.
In particolare gli arrestati si erano resi responsabili di estorsioni in danno di imprenditori del luogo, appositamente convocati all’interno di un patronato o in altri luoghi aperti preventivamente individuati, anche al fine di evitare la captazione delle comunicazioni da parte delle Forze dell’Ordine.
Tra i tentativi di estorsione particolare rilevanza assume quello attuato in danno dell’Amministrazione comunale, con ripetuti incontri con il Sindaco, con un Assessore e con un Consigliere comunale nel corso dei quali veniva richiesto, con minaccia, l’assunzione di familiari degli affiliati al clan, nonché il riconoscimento e l’elargizione di contributi economici pubblici ed ancora veniva imposto ai rappresentanti dell’Ente Locale di fornire informazioni sugli appalti pubblici e le concessioni a privati relative alle grandi opere in corso di realizzazione nell’area, tra cui l’INTERPORTO di Marcianise – Maddaloni.
Nella notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno tratto in arresto, in esecuzione di Decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, 5 pregiudicati appartenenti ad un clan di camorra operante nella zona di Caserta e Maddaloni, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e di alcuni tentativi di estorsione in danno di imprenditori locali ed amministratori pubblici.
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Caserta, hanno consentito di bloccare sul nascere la ricostituzione del gruppo camorristico maddalonese – recentemente disarticolato dall’operazione “NUOVA CALATIA” condotta sempre dai Carabinieri di Terra di Lavoro, conclusasi il 17 marzo scorso con 30 arresti – che stava tentando di riappropriarsi del controllo del territorio attraverso la gestione delle attività estorsive.
In particolare gli arrestati si erano resi responsabili di estorsioni in danno di imprenditori del luogo, appositamente convocati all’interno di un patronato o in altri luoghi aperti preventivamente individuati, anche al fine di evitare la captazione delle comunicazioni da parte delle Forze dell’Ordine.
Tra i tentativi di estorsione particolare rilevanza assume quello attuato in danno dell’Amministrazione comunale, con ripetuti incontri con il Sindaco, con un Assessore e con un Consigliere comunale nel corso dei quali veniva richiesto, con minaccia, l’assunzione di familiari degli affiliati al clan, nonché il riconoscimento e l’elargizione di contributi economici pubblici ed ancora veniva imposto ai rappresentanti dell’Ente Locale di fornire informazioni sugli appalti pubblici e le concessioni a privati relative alle grandi opere in corso di realizzazione nell’area, tra cui l’INTERPORTO di Marcianise – Maddaloni.
ELENCO DEI SOGGETTI COLPITI DAL FERMO
1. FERRARO Vincenzo, detto “Sartana”, 27enne;
2. ESPOSITO Antonio, detto “o’ sapunaro”, 31enne;
3. DEL MONACO Alfonso, detto “Tonino o’ saracaro”, 43enne;
4. LOMBARDI Nicola, detto “o’ gemello”, 37enne;
5. PADOVANO Antonio, 32enne.
1. FERRARO Vincenzo, detto “Sartana”, 27enne;
2. ESPOSITO Antonio, detto “o’ sapunaro”, 31enne;
3. DEL MONACO Alfonso, detto “Tonino o’ saracaro”, 43enne;
4. LOMBARDI Nicola, detto “o’ gemello”, 37enne;
5. PADOVANO Antonio, 32enne.