La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 9 novembre 2009

OPERAZIONE REQUIEM FISSATI I RIESAMI

Operazione requiem fissate le udienze davanti al tribunale del riesame di Napoli. Sarà la Decima sezione del tribunale partenopeo presidente Maria Rosaria Cosentino a decidere sulle sorti degli indagati tuttora detenuti in carcere e agli arresti domiciliari . Non a caso sono stati fissate le udienze per Vincenzo Martino, Vincenzo Palazzo, Angelo Cerreto ed anche per la signora Immacolata Dorelli dall'11 novembre 2009. Accompagnati dai loro avvocati in quella sede sapranno se l’ordinanza sarà rigettata in toto per loro o addirittura saranno eseguite soltanto per alcuni capi l’annullamento richiesto . C’è attesa per la discussione del pm e degli avvocati perchè sembra che gli avvocati difensori abbiano studiato il caso per ognuno dei loro assistiti . L’operaziomne venne eseguita all’alba 29 ottobre 2009 in varie località della provincia di Caserta. I Carabinieri delle Compagnie di Santa Maria Capua Vetere e Caserta eseguirono dei provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, per “corruzione nell’assegnazione di feretri ad imprese funebri, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia e tentata estorsione”. In manette titolari e dipendenti di imprese funebri che si accaparravano i funerali attraverso regali e bustarelle concesse a impiegati dell’ospedale di Santa Maria Capua Vetere (anch’essi arrestati). Furono coinvolti inoltre due soggetti contigui al “clan dei Casalesi”, responsabili di aver esercitato pressioni e minacce ai danni di una titolare di impresa funebre per costringerla ad aderire ad un consorzio che gestisse in regime di monopolio il settore delle onoranze funebri nel comune sammaritano. Furono sequestrati anche beni aziendali e sedi operative di cinque imprese funebri.