Opoerazione Lupin , oggi ultimo giorno di interrogatori . Stamattina si chiuderà la prima fase dell’operazione che ha visto coinvolti 17 giovani rampolli sammaritani con il vizietto della droga. Il gip Maurizio Santise sentirà gli ultimi due giovani che zsxono in stato di detenzione domiciliare . la vicenda, però, appare molto più seria di quanto qualcuno ha affermato che si risolveva in quattro cinque giorni. Gli interrogatori degli indagati hanno comunque dato risvolti personali che dovranno, in ogni caso, essere al vaglio del m Giovanni Cilienti , che fu colui che subì un vero e proprio attentato nelle mura del tribunale . Era il 1 marzo 2004 quando prese fuoco la stanza del pm con tutta la cancelleria. Il pm poi trasmetterà il suo parere al gip firmatario dell’ordinanza che dovrà decidere sula base degli interrogatori se ai ragazzi verrà corrisposta una misura alternativa a quella concessa . Se ciò non avvenisse allora bisognerà aspettare il tribunale del riesame . Questo prevede il codice di procedura penale, dopo la notificazione del provvedimento coercitivo.
Intanto non si placano le polemiche in città dopo gli arresti, anche se c’è qualcuno che si diverte a affermare cose che potrebbero in ogni caso pregiudicare l’iter dei giovani sammaritani . A Santa Maria Capua Vetere infatti si spaccia in ogni luogo . La droga è diventata il vero business dopo i parcheggi . Già perché è un illecito anche quello . In città vi sono soltanto strisce blu . E’ un dazio , così come comprare una bustina .La procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere fino ad oggi ha eseguito azioni basilari per sconfiggere l’illecito. Thanathos , Crash gost, Biopower, gli autovelox, Requim queste sono soltanto alcune delle indagini che la procura ha intrapreso per sconfiggere quel legame fra pubblica amministrazione e imprenditoria, ma adesso con l’Operazione Lupin si va oltre , ci si affaccia nell’harem delle sostanze stupefacenti dove per la verità ci sono con le telefonate personaggi insospettabili che non sono state identificati .
Insomma Santa Maria Capua Vetere e soprattutto la provincia di Caserta è controllata a vista da un procuratore Corrado Lembo braccio destro del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che non scherza affatto , anzi difende i deboli e trasmette ai suoi sostituti l’indirizzo contro l’illegalità che c’è nella nostra provincia . Coadiuvato dalla Dottoressa Raffaella Capasso ex Dda di Napoli, Luigi Gay e titolare delle indagini nel processo Spartacus ( Fu uno dei primi pm a sentire Carmine Schiavone) e il procuratore Albano che formano una squadra di tutto rispetto. I risultati sono tutti che bollono in pentola .
Intanto non si placano le polemiche in città dopo gli arresti, anche se c’è qualcuno che si diverte a affermare cose che potrebbero in ogni caso pregiudicare l’iter dei giovani sammaritani . A Santa Maria Capua Vetere infatti si spaccia in ogni luogo . La droga è diventata il vero business dopo i parcheggi . Già perché è un illecito anche quello . In città vi sono soltanto strisce blu . E’ un dazio , così come comprare una bustina .La procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere fino ad oggi ha eseguito azioni basilari per sconfiggere l’illecito. Thanathos , Crash gost, Biopower, gli autovelox, Requim queste sono soltanto alcune delle indagini che la procura ha intrapreso per sconfiggere quel legame fra pubblica amministrazione e imprenditoria, ma adesso con l’Operazione Lupin si va oltre , ci si affaccia nell’harem delle sostanze stupefacenti dove per la verità ci sono con le telefonate personaggi insospettabili che non sono state identificati .
Insomma Santa Maria Capua Vetere e soprattutto la provincia di Caserta è controllata a vista da un procuratore Corrado Lembo braccio destro del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che non scherza affatto , anzi difende i deboli e trasmette ai suoi sostituti l’indirizzo contro l’illegalità che c’è nella nostra provincia . Coadiuvato dalla Dottoressa Raffaella Capasso ex Dda di Napoli, Luigi Gay e titolare delle indagini nel processo Spartacus ( Fu uno dei primi pm a sentire Carmine Schiavone) e il procuratore Albano che formano una squadra di tutto rispetto. I risultati sono tutti che bollono in pentola .