Quando la politica non esiste, i dirigenti fanno quello che vogliono e si attribuiscono compensi per la cittadella giudiziaria, vestendo Merloni da Babbo Natale. E gli altri soldi percepiti indebitamente dai dirigenti che fine hanno fatto?
Di Gaetano Rauso.
Un altro tentativo di attribuirsi compensi principeschi è stato smascherato e, forse, sventato. Dopo aver denunciato l’indebito arricchimento da parte di dirigenti in servizio o in pensione che hanno percepito di indennità non dovute per un totale di circa 700.0000 Euro, siamo venuti a conoscenza di una determina con la quale ex dirigenti e dirigenti in carica si erano auto attribuiti incentivi da nababbi per la progettazione della cittadella giudiziaria. Da dirigente comunale mi sono sempre chiesto come dei dipendenti comunali possano permettersi di interpretare soggettivamente e, sicuramente, in modo discutibile le Norme che regolano la Pubblica Amministrazione, senza temere di risponderne in prima persona sia penalmente che contabilmente. Dato che ritengo questo modo di espletare l’incarico dirigenziale, a dir poco, temerario ho pensato che questi personaggi fossero degli incoscienti, ma il perseverare in questo modo di agire mi fa pensare ad altro. “I soldi fanno tornare la vista ai ciechi e fanno diventare temerari rispetto al rischio di passare un guaio con la Giustizia” scriveva l’ottimo Gianluigi Guarino. Per la qual cosa trova giustificazione una partecipazione così attiva, da parte dei burocrati del comune di Santa Maria, alle sorti di un mega progetto inutile e dannoso alla città. Così si registrano interpretazioni della Norma soggettive e/o estensive, per attingere i fondi dalle casse comunali o di provenienza statale che dovrebbero essere destinati a ben altri fini. Tutto ciò trovava conferma in una recente corposa determina firmata dall’Ing. Ruberto, dirigente dell’UTC di Santa Maria Capua Vetere, con la quale si approvava il riparto degli incentivi spettanti ( ? ) per la progettazione preliminare della cittadella giudiziaria. Le somme indicati in quella determina dovevano andare all’ing. Maurizio Mazzotti, passato al Comune di Caserta, con il placet by partisan di politici che hanno a cuore tutt’altro il pubblico interesse, alla ragioniera Filomena Zaccheo, altro elemento importante nelle decisioni che si assumono nelle “segrete stanze” di palazzo Lucarelli ed a Ruberto stesso, il quale, d’altronde, si assumeva la responsabilità di emanare la determina, quindi, non aveva mancato di farsi il regalo di Natale . Complessivamente, i tre , se non fosse stato denunciato questo progetto, si sarebbero messi in tasca circa 225 mila euro, così spartiti nel dettaglio:Ing. Maurizio Mazzotti € 100.300,00; Ing. Antonio Ruberto €. 50.150,10; Rag. Filomena Zaccheo €. 75.225,15. Con la determina si voleva liquidare, in acconto, la somma di oltre 35.000,00 €, su un totale di € 225.000,00 circa, la prima parte finanziata con i fondi CIPE , gestiti dal Comune di Caserta, nell’ambito del PRUST conurbazione casertana ed i restanti, circa 190mila euro, a carico del Bilancio comunale di Santa Maria Capua Vetere. I due ingegneri, si leggeva nella determina , avrebbero svolto , entrambi, le funzioni di responsabile unico del procedimento ,mentre la ragioniera quelle di collaboratrice. E qui un piccolo dubbio ci assale: cosa significa “unico?” forse a Santa Maria “allegramente “ si applica il dogma “uno e trino”; ma forse questo è sembrato esagerato e si è cercato oggi, di porvi rimedio!!! La grossa somma ( oltre 225.000,00 euro )fece chiedere a me stesso “cosa mai avevano potuto fare i destinatari della stessa per la collettività ,da dover essere remunerati così lautamente e, soprattutto, se era normale che dei dipendenti comunali potevano percepire tali somme come incentivi”. Nella fattispecie, trattandosi di un progetto preliminare per la realizzazione della cittadella giudiziaria , oltretutto redatto all’esterno, non si riusciva a comprendere, a che titolo i tre avrebbero dovuto ricevere oltre 225.000,00 € né, soprattutto, su quale somma fosse stata calcolata la percentuale. Questa cittadella Giudiziaria, anche se alla fine dovesse realizzarsi ( cosa alla quale facciamo fatica a credere) quanto verrà a costare alla collettività e quale beneficio potrà portare alla Città di Santa Maria Capua Vetere? Il depauperamento del centro storico, già così penalizzato dallo svuotamento della sede dell’Università dalle sue funzioni didattiche, andrebbe ancora di più ad incrinare la situazione precaria del commercio sammaritano, creando solo altre ghiotte occasioni per gli speculatori. Per la collocazione del Tribunale Civile, invece, potrebbero ben essere utilizzati i locali dell’ex Tribunale, oggi sede di pochi uffici dell’Università o altri stabili di proprietà e/o nella disponibilità del comune (ex Cappabianca, ex Santa Teresa, Ex Caserma Mario Fiore) che consentirebbero di far svolgere le attività forensi a ridosso del centro storico riportandolo a nuova vita. Ma l’interesse degli attuali amministratori sta nel realizzare il bene della collettività? Non ci credo proprio!!! La mia soddisfazione e quella di altre persone oneste, sta nell’aver determinato la revoca della determina di cui si parlava sopra e l’emanazione di un’altra che vaglieremo attentamente nei suoi contenuti. Ma un’altra domanda mi sovviene : quando si intendono recuperare le diverse centinaia di migliaia di Euri percepiti dai dirigenti del Comune di Santa Maria Capua Vetere? Di tutto ciò ne ho chiesto, da tempo, conto,ma senza successo!! Ed oggi mi chiedo: “ Forse questo recupero potrebbe intaccare equilibri politici ed amministrativi, già precari, quindi si cerca di menare il can per l’aia!!!” Ma, purtroppo per loro, c’è chi vigila. Già sono passati, da quando è stata denunciata questa irregolarità,molti mesi anzi anni, quindi siamo seri, procediamo secondo la Legge e recuperiamo questi soldi indebitamente percepiti!!! Tutto ciò può accadere ed è permesso quando non ci sono politici che hanno a cuore l’interesse della Città e si da troppo spazio all’apparato burocratico. La poca attenzione all’amministrazione all’ordinaria gestione, permette il sovvertimento di tutte le Regole e rende possibile che si verifichino questi fenomeni che portano solo danni alle casse comunali e, quindi, alla popolazione.
Di Gaetano Rauso.
Un altro tentativo di attribuirsi compensi principeschi è stato smascherato e, forse, sventato. Dopo aver denunciato l’indebito arricchimento da parte di dirigenti in servizio o in pensione che hanno percepito di indennità non dovute per un totale di circa 700.0000 Euro, siamo venuti a conoscenza di una determina con la quale ex dirigenti e dirigenti in carica si erano auto attribuiti incentivi da nababbi per la progettazione della cittadella giudiziaria. Da dirigente comunale mi sono sempre chiesto come dei dipendenti comunali possano permettersi di interpretare soggettivamente e, sicuramente, in modo discutibile le Norme che regolano la Pubblica Amministrazione, senza temere di risponderne in prima persona sia penalmente che contabilmente. Dato che ritengo questo modo di espletare l’incarico dirigenziale, a dir poco, temerario ho pensato che questi personaggi fossero degli incoscienti, ma il perseverare in questo modo di agire mi fa pensare ad altro. “I soldi fanno tornare la vista ai ciechi e fanno diventare temerari rispetto al rischio di passare un guaio con la Giustizia” scriveva l’ottimo Gianluigi Guarino. Per la qual cosa trova giustificazione una partecipazione così attiva, da parte dei burocrati del comune di Santa Maria, alle sorti di un mega progetto inutile e dannoso alla città. Così si registrano interpretazioni della Norma soggettive e/o estensive, per attingere i fondi dalle casse comunali o di provenienza statale che dovrebbero essere destinati a ben altri fini. Tutto ciò trovava conferma in una recente corposa determina firmata dall’Ing. Ruberto, dirigente dell’UTC di Santa Maria Capua Vetere, con la quale si approvava il riparto degli incentivi spettanti ( ? ) per la progettazione preliminare della cittadella giudiziaria. Le somme indicati in quella determina dovevano andare all’ing. Maurizio Mazzotti, passato al Comune di Caserta, con il placet by partisan di politici che hanno a cuore tutt’altro il pubblico interesse, alla ragioniera Filomena Zaccheo, altro elemento importante nelle decisioni che si assumono nelle “segrete stanze” di palazzo Lucarelli ed a Ruberto stesso, il quale, d’altronde, si assumeva la responsabilità di emanare la determina, quindi, non aveva mancato di farsi il regalo di Natale . Complessivamente, i tre , se non fosse stato denunciato questo progetto, si sarebbero messi in tasca circa 225 mila euro, così spartiti nel dettaglio:Ing. Maurizio Mazzotti € 100.300,00; Ing. Antonio Ruberto €. 50.150,10; Rag. Filomena Zaccheo €. 75.225,15. Con la determina si voleva liquidare, in acconto, la somma di oltre 35.000,00 €, su un totale di € 225.000,00 circa, la prima parte finanziata con i fondi CIPE , gestiti dal Comune di Caserta, nell’ambito del PRUST conurbazione casertana ed i restanti, circa 190mila euro, a carico del Bilancio comunale di Santa Maria Capua Vetere. I due ingegneri, si leggeva nella determina , avrebbero svolto , entrambi, le funzioni di responsabile unico del procedimento ,mentre la ragioniera quelle di collaboratrice. E qui un piccolo dubbio ci assale: cosa significa “unico?” forse a Santa Maria “allegramente “ si applica il dogma “uno e trino”; ma forse questo è sembrato esagerato e si è cercato oggi, di porvi rimedio!!! La grossa somma ( oltre 225.000,00 euro )fece chiedere a me stesso “cosa mai avevano potuto fare i destinatari della stessa per la collettività ,da dover essere remunerati così lautamente e, soprattutto, se era normale che dei dipendenti comunali potevano percepire tali somme come incentivi”. Nella fattispecie, trattandosi di un progetto preliminare per la realizzazione della cittadella giudiziaria , oltretutto redatto all’esterno, non si riusciva a comprendere, a che titolo i tre avrebbero dovuto ricevere oltre 225.000,00 € né, soprattutto, su quale somma fosse stata calcolata la percentuale. Questa cittadella Giudiziaria, anche se alla fine dovesse realizzarsi ( cosa alla quale facciamo fatica a credere) quanto verrà a costare alla collettività e quale beneficio potrà portare alla Città di Santa Maria Capua Vetere? Il depauperamento del centro storico, già così penalizzato dallo svuotamento della sede dell’Università dalle sue funzioni didattiche, andrebbe ancora di più ad incrinare la situazione precaria del commercio sammaritano, creando solo altre ghiotte occasioni per gli speculatori. Per la collocazione del Tribunale Civile, invece, potrebbero ben essere utilizzati i locali dell’ex Tribunale, oggi sede di pochi uffici dell’Università o altri stabili di proprietà e/o nella disponibilità del comune (ex Cappabianca, ex Santa Teresa, Ex Caserma Mario Fiore) che consentirebbero di far svolgere le attività forensi a ridosso del centro storico riportandolo a nuova vita. Ma l’interesse degli attuali amministratori sta nel realizzare il bene della collettività? Non ci credo proprio!!! La mia soddisfazione e quella di altre persone oneste, sta nell’aver determinato la revoca della determina di cui si parlava sopra e l’emanazione di un’altra che vaglieremo attentamente nei suoi contenuti. Ma un’altra domanda mi sovviene : quando si intendono recuperare le diverse centinaia di migliaia di Euri percepiti dai dirigenti del Comune di Santa Maria Capua Vetere? Di tutto ciò ne ho chiesto, da tempo, conto,ma senza successo!! Ed oggi mi chiedo: “ Forse questo recupero potrebbe intaccare equilibri politici ed amministrativi, già precari, quindi si cerca di menare il can per l’aia!!!” Ma, purtroppo per loro, c’è chi vigila. Già sono passati, da quando è stata denunciata questa irregolarità,molti mesi anzi anni, quindi siamo seri, procediamo secondo la Legge e recuperiamo questi soldi indebitamente percepiti!!! Tutto ciò può accadere ed è permesso quando non ci sono politici che hanno a cuore l’interesse della Città e si da troppo spazio all’apparato burocratico. La poca attenzione all’amministrazione all’ordinaria gestione, permette il sovvertimento di tutte le Regole e rende possibile che si verifichino questi fenomeni che portano solo danni alle casse comunali e, quindi, alla popolazione.