La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 18 marzo 2010

LA BALENA BIANCA SAMMARITANA E CASERTANA RENDE OMAGGIO A MANFREDI BOSCO

C’era tutta la Democrazia Cristiana che negli anni passati è stata al fianco di Manfredi Bosco. L’ultimo saluto era d’obbligo per un uomo politico che insieme al padre il ministro Giacinto ha dato lustro ad una città come quella di Santa Maria Capua Vetere ma cui alcuni amministratori comunali hanno snobbato. Già perché fra i gonfaloni dei comuni limitrofi e della provincia di Caserta, mancava quella della città di Santa Maria Capua Vetere, ma in compenso c’erano quelli di Capua dove è stato sindaco e della provincia di Caserta e di Pignataro Maggiore . Ma per la verità c’erano gli uomini politici casertani e soprattutto sammaritani quelli che hanno fatto parte dello zoccolo duro della Dc . Si è visto anche Mimì Zinzi legato da amicizia ultra trentennale, ma soprattutto Biagio Di Muro che insieme ai figli ha portato a spalla la bara dell’onorevole Manfredi che insieme alla moglie sostava sul sacrato della chiesa. La presenza poi del presidente Sorrentino della provincia di Caserta ha dato un tocco familiarità . Ma molti erano i personaggi politici della balena bianca che si sono intravisti nella chiesa dall’avvocato amministrativista Mimmo Santonastaso figlio dell’ex sottosegretario ai trasporti , ma anche il sindaco di Capua Carmine Antropoli e il commissario prefettizio della provincia di Caserta Giliberti , mancava il gonfalone di Santa Maria Capua Vetere, ma mancavano pure gli amministratori di una città che sono stati completamenti assenti. Il rito funebre è stato officiato da don Antonio Pagano che ha dato la parola anche al sindaco Antropoli e al commissario prefettizio Giliberti che con il loro discorso hanno dato una testimonianza vera ad un grande politico non solo della provincia , ma della città di Santa Maria Capua Vetere. Il feretro è stato poi trasportato nella cappella di famiglia dove riposa il padre Giacinto Bosco.