La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 26 marzo 2010

I Carabinieri del Nucleo Operativo di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad una O.C.C. di conferma del fermo eseguito il 9 marzo u.s. nei confronti del 44enne pregiudicato sammaritano : deve rispondere di “associazione per delinquere di tipo camorristico” poiché ritenuto pienamente organico al clan BELFORTE di Marcianise.

Nella serata del 25 mar 2010, presso la casa circondariale di asti, i carabinieri del nucleo operativo di santa maria capua vetere, in collaborazione con i colleghi della compagnia cc di asti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio g.i.p. presso il tribunale di napoli che, concordando con le risultanze investigative esperite dai militari operanti poste a base del decreto di fermo del p.m. disposto il 9 marzo u.s. dal dott. Raffaello falcone della d.d.a. di napoli, ha ritenuto casertano vittorio cl.’65, residente a santa maria capua vetere (ce), pregiudicato, gravemente indiziato di “associazione per delinquere di tipo camorristico”.

Dall’attivita’ d’indagine espletata, e’ emerso che il casertano ha fornito, dal 1999 con condotta perdurante, il proprio costante apporto all’organizzazione camorristica denominata “clan belforte” operante in marcianise, caserta e paesi limitrofi, mediante eterogenee condotte illecite, di seguito riportate:

- Custodia delle armi in dotazione al sodalizio criminoso;

- Concorso materiale in omicidi ordinati dal clan;

- Occultamento di autovetture di provenienza furtiva da utilizzare per la commissione di omicidi per conto dell’organizzazione camorristica;

- Favoreggiamento della latitanza di esponenti di vertice del clan;

- Riscossione di tangenti estorsive ed imposizione di interessi ad elevatissimi tassi usurari sui prestiti concessi;

- Agevolazione delle comunicazioni tra gli affiliati detenuti nell’istituto penitenziario di santa maria capua vetere ed esponenti del clan ancora liberi.