Per
quei pochi che ancora non lo sanno, vogliamo ricordare che a pochi passi da
noi, nella antica Magna Grecia, in Cuma, s’insediò per secoli una luogo sacro
in cui le sacerdotesse di Apollo, le Sibille Cumane, davano previsioni sul
futuro. I responsi di queste veggenti erano per loro tradizione intrisi di
complessità interpretativa, che lasciava il povero richiedente di fronte a
dubbi ed incertezza. Tuttavia il fenomeno ebbe tanto successo che, ancora oggi,
la loro dialettica è stata adottata da quasi tutti i politici italiani, che
fanno della poca chiarezza il loro stile di comunicazione.
Il
vizietto italico non poteva non contagiare il nostro gruppo politico
consiliare, tanto che, negli ultimi giorni esso ha partorito una deliberazione
sibillina.
Si
tratta dell’atto n° 223 del 20/1/2014, avente ad oggetto “Aggiornamento del
SIAD per atto di ricognizione – Legge regionale 1/2014”.
In
verità non possiamo non apprezzare la perfezione tecnica dell’atto, che
risponde pienamente ai canoni scolastici della deliberazione, dove alla
proposta, segue la narrativa, a questa la votazione e quindi il dispositivo
etc; ma quello che veramente ci sorprende e ci lascia perplessi è come per una decisione
così importante, che investe il futuro di un’intera città nell’ottica di un
suo sviluppo lavorativo, sociale, urbanistico, etc., sia stata presa con
tanta superficialità e l’argomento sia stato trattato così male.
Dopo una lettura sommaria della deliberazione e
quindi dopo una rilettura più attenta, è stato necessario un tentativo di
studio che ci ha lasciati tramortiti. Ci siamo arresi e vogliamo chiedere con
discrezione ed umiltà chiarificazioni in merito e , quindi: Caro sindaco, cari
assessori, cari politici perché questa delibera ? Perché in essa non è
contenuto nulla in merito al suo stesso oggetto trainante, che è la
“ricognizione” ? Forse ricognizione è il lungo elenco di leggi, disposizioni,
circolari, tentativi di interpretazioni, non rispondenti queste a precisi canoni
giuridici etc.? In forza di quale sottile intuizione giuridica si è potuto
trasferire alla Giunta Comunale un argomento di chiara competenza consiliare ? Qual
è la posizione politica dell’amministrazione di maggioranza su un tema tanto scottante
? Perché si interviene su una ricognizione del SIAD e nello stesso tempo si
dice, in più parti, che il SIAD esiste e pur sapendo che la sua futura
impostazione è già stata affidata al redattore del P.R.G. ? Qual è la finalità,
forse recondita, che si vuole e/o non si
vuole avviare ?
In
verità anche a noi sono giunte le voci di corridoio (che forse tali non sono) che
l’esecutivo abbia voluto dare una spinta definitiva all’insediamento
dell’ultimo esercizio commerciale nell’ex Tabacchificio, portando un gratuito e
non richiesto aiuto all’onesto e preparato dirigente responsabile. Tuttavia e per
quanto ormai è scontato, che non coincide certo con quanto avrebbe voluto la base
di queste associazioni, l’ultimo insediamento chiude (forse) nel peggiore dei
modi un’operazione complessa che ha visto nascere in località ex tabacchificio/Grattapulci
un tribunale, un mega mercato, un mega insediamento di spaccio carni, un mega centro
vendita di tutto/di più etc..
Stando
così le cose ben venga fra tanta promiscuità, l’insediamento in questione,
almeno esso (come va sbandierando nella rosa dei venti il suo proprietario), offre
28 posti di lavoro ed evita all’amministrazione di essere coinvolta in
problematici sviluppi giuridici ed economici. Tutto bene tanto tra poco comunque
verrà l’angelo biondo, che metterà a posto ogni cosa;
….
ma una volta per tutte e per l’onestà intellettuale che deve esserci in tutti
noi cittadini, nelle autorità parlamentari di Stato e regionali che ci rappresentano,
nel sindaco, negli assessori, nei consiglieri comunali di maggioranza e di
minoranza, nei dirigenti e nei funzionari comunali ……..”FERMATEVI” e date ai
cittadini risposte concrete, chiare e precise su come si voglia distruggere o
salvare questa città dalle insidie di speculatori, affaristi e quanti vogliono
aggredire i nostri territori.
Ci
piace concludere questo nostro spontaneo intervento, ricorrendo allo stile della Sibilla Cumana e pertanto: Vorremo
ricordare al caro sindaco la posizione di base di queste associazioni, che hanno
partecipato al voto per la sua elezione in modo determinante. Esse inserirono
in un documento scritto e sottoscritto anche da lui, che erano per una programmazione
fondata sul lavoro con chiara vocazione prevalentemente industriale e turistica
per la nostra città, che escludeva categoricamente che Capua Antica potesse essere
una città dormitorio della Campania.
Il
tempo stringe ed il giudizio degli elettori e molto vicino.
Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Capua, viste
dall’alto, sono l’ultimo argine all’invasione demografica della metropoli. Al
di là dell’autostrada e in direzione degli Appennini è tutto un altro mondo è
veramente la Campania Felix.
A buon intenditor poche parole !
dott. Nicola
Cantone
Portavoce delle Associazioni