La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 22 dicembre 2014

LA DDA DI NAPOLI SEQUESTRA I BENE ALLA FAMIGLIA DELL'EX SOTTOSEGRETARIO COSENTINO

Nella mattinata odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo ex art 321 c.p.p. nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione (art. 629 cp.), concussione (art. 317 c.p), illecita concorrenza con violenza o minaccia (art. 513 bis c.p.), riciclaggio (art. 648 bis c.p.), con l'aggravante del metodo mafioso (art. 7 l. 203/91).
L'indagine, svolta dal 2011 ad oggi e che ha gia portato all’emissione di ordinanze custodiali nei confronti di 13 persone lo scorso 3 aprile, tra cui Nicola Cosentino, gia parlamentare della Repubblica, ed i suoi fratelli Giovanni ed Antonio, amministratori pro tempare delle societa di famiglia, ha consentito di ricostruire l'illecita attivita di gestione di impianti di distribuzione carburanti svolta dalle societa "Aversana Petr0li" ed "Q7 Service”, cui sono interessati i predetti fratelli Cosentino. Gli indagati, con il concorso di dirigenti pubblici, funzionari Regionali e del Comune di Casal di Principe, nonché con la complicita di funzionari della societa petrolifera Kuwait Petroleum Italia (QS), due dei quali destinatari del provvedimento cautelare di cui prima, si erano assicurati il rapido rilascio di permessi e licenze per la costruzione degli impianti, anche in presenza di cause ostative. Gli stessi, attraverso un sistema di coercizioni in danno di amministratori e funzionari pubblici locali, avevano costretto le Pubbliche Amministrazioni competenti (Comune di Casal di Principe e Regione Campania) ad adottare atti amministrativi illegittimi per impedire o rallentare la creazione di altri impianti da parte di societa concorrenti. L’impianto accusatorio sostenuto da questa Procura della Repubblica é stato anche recentemente confermato dalla Corte Suprema di Cassazione che, lo scorso 31 ottobre, depositando il rigetto dei ricorsi in materia cautelare presentati dagli indagati, ha sancito l’infondatezza delle motivazioni sostenute dagli stessi, avvalorando pienamente le tesi d’accusa. Il sequestro odierno, scaturito dalla prosecuzione delle indagini, ha riguardato l’intero capitale sociale di ‘Q4versana Petr0li" s.r.l." e "Q2 Service" s.r.l. e 142 tra distributori di carburanti per autotrazione, depositi e beni immobili e mobili, destinati alla gestione delle attivita imprenditoriali delle predette due societa ed intestati alle stesse o ad altre societa partecipate da componenti della famiglia Cosentino. Il provvedimento in argomento, dell’entita di 100 milioni di euro circa, ha interessato ben 12 province italiane, "p0nendo i sigilli" perfino a due distributori di carburanti in provincia di Siena, cosi da evidenziare una ramificata penetrazione del "gruppo Cosentin0” ncl mercato nazionale dei carburanti, in particolare nel mezzogiorno italiano, nelle regioni Campania e Calabria.