L’Italia che muore va salvata.
Qualche mese fa scrissi un articolo nel quale cercai di
elencare alcuni dei mali che affliggono questa società e le ragioni che oggi
sono alla base di una spontanea rivolta popolare che, se non arginata, se non
si porranno correttivi al modo di governare la cosa pubblica ed al modo di
vivere in questa nostra Italia, potremo arrivare all’irreparabile. E’
innegabile che’Italia è sempre di più sull’orlo di un baratro senza fondo. La
gente continua a vivere al di sopra delle proprie possibilità senza rendersi conto
che, da un momento all’altro, questo nostro Paese potrebbe dichiarare
bancarotta. Per troppi anni si è scialacquato; per troppi anni non siamo stati
responsabili delle nostre azioni scellerate, senza pensare al futuro dei
nostri figli. Politici, sindacalisti, satrapelli locali,
preti,professori e speculatori di ogni risma non hanno fatto altro che i loro interessi, senza pensare a cosa si
andava incontro. Hanno distrutto l’ambiente costruendo dove non poteva essere
edificato. Hanno distrutto il turismo non rinnovando le strutture e
le infrastrutture, pensando di poter vivere di rendita del patrimonio
storico, archeologico e paesaggistico che la storia e madre natura ci hanno
consegnato in eredità. Ci hanno inculcato idee false e tese a sminuire le
nostre tradizioni, a mistificare la storia passata e recente del nostro Paese.
Ci hanno fatto perdere il senso della Patria e l’amore per questa Italia.
L’amore per la Patria, per la nostra terra è il primo motore per
poter poterla valorizzare e difendere dagli speculatori e dai suoi detrattori. La
mancanze dell’insegnamento dell’educazione civica che non si crede necessario
insegnare nelle nostre scuole e la perdita dei valori che sono alla base
dell’educazione dell’individuo, hanno plasmato una società costituita da
persona vuote e senza principi.; senza il rispetto per le tradizioni, senza
l’amore per le cose che ci appartengono e che ci crediamo in diritto di
distruggere.
Il
Ministero degli Esteri Inglese ha consigliato ai connazionali di non venire in
Italia perchè Roma è pericolosa; ma perché lo è? Lo è Roma e lo sono moltissime
città in Italia; si lo sono diventate per la troppa condiscendenza verso gli
zingari, gli stranieri senza lavoro; disperati che vivono senza una regola ed inquinano il
nostro tessuto sociale ed economico. La Chiesa che è l’Istituzione più
vicina al Popolo, ne conosce le speranze , le istanze ed i bisogni, dovrebbe
schierarsi con coloro che hanno come unico obiettivo quello di cambiare questo
stato di cose ,invece di continuare a predicare accoglienza. Nella nostra
Italia non c’è possibilità di accoglienza per questi disperati; abbiamo troppi problemi per i nostri poveri,
per i nostri disoccupati, per i nostri figli che non hanno speranza. Si aiutino
queste popolazioni nelle loro terre, non è possibile che si dilapidino miliardi
di Euro per accogliere ed ospitare milioni di persone in alberghi e centri di
accoglienza per poi lasciarli vagare e delinquere nelle nostre città. La
gente ha paura ed oggi comincia a reagire perché la popolazione italiana è lasciata a se stessa
e si potrebbero ingenerare disordini gravissimi. Il lavoro e le case non
ci sono per tutti gli Italiani, come possiamo pensare e predicare l’accoglienza
e pretendere il lavoro per gli stranieri? E’ vero gli Italiani non vogliono più
fare i lavori umili. Questo dipende dalla mancanza di educazione civica, dalla
convinzione che il lavoro della terra, nelle fabbriche metal meccaniche, negli
ospedali, nelle stalle non è qualificante, solo perché tanti ignoranti che non
conoscono nemmeno la storia e la geografia pretendono il posto fisso in ufficio
perchè si sono presi il pezzo di carta.
L’accoglienza si, è giusta, ma per chi viene in Italia e ne rispetta le
Leggi, non per chi ruba nelle borse dei turisti e mette a repentaglio la
nostra sicurezza. Ormai bande di stranieri imperversano in tutta Italia e
rendono le nostre città e le nostre province insicure. I Carabinieri la
Polizia e le altre Forze dell’Ordine sono costrette chiudersi nelle
caserme ed a non poter operare con incisività perché le Leggi hanno ridotto al
lumicino la loro possibilità di intervento a tutela dell’ordine pubblico e
della sicurezza dei cittadini. I giovani, almeno la maggioranza di essi, non
hanno educazione e non conoscono i valori che devono imperniare il loro agire;
non hanno rispetto per il prossimo e sono sempre di più abbagliati da facili
guadagni, dediti alle droghe, assoldati dalla delinquenza che prospetta loro facili
guadagni. Per quanti anni lo Stato ha dovuto sborsare miliardi e miliardi per
foraggiare fabbriche private e pubbliche che non producevano o producevano con
costi troppo alti per poter competere con gli altri Paesi? A causa del
costo della manodopera e per l’assenteismo di chi, oltre a lavorare nelle
fabbriche andava a lavorare la terra che aveva abbandonato per il facile
guadagno, l’economia italiana è andata sempre più regredendo. Oggi ci culliamo
per i successi del Made in Italy, per le esportazione del vino e
dell’olio o di altri prodotti; ma per quanto tempo questi prodotti potranno
essere il motore della nostra economia? Ormai , dato che il costo di essi è sempre più
alto e la concorrenza dei paesi asiatici, dell’est Europa, dell’Australia del
Sud Africa, ecc.. si fa sempre più
insidiosa, anche per la qualità che stanno imparando a dare a loro
prodotti, tra poco anche questa fonte di reddito andrà scemando. Hanno distrutto il
turismo nel sud perché noi meridionali dovevamo essere schiavi dei politicanti
per continuare ad elemosinare un posto o una misere prebenda o della
delinquenza organizzata. Le coste ed il mare della Campania sono
inquinate e le ricchezze paesaggistiche che erano nostro vanto ai tempi dei
Romani sono state distrutte. Insieme, questi signori, hanno fatto si che
le nostre coste divenissero sempre più inquinate, le nostre campagne avvelenate
dai rifiuti tossici ed abbandonate
completamente da chi traeva una fonte di reddito dal lavoro della terra. La
camorra, attraverso i suoi colletti bianchi, ha sfruttato e sfrutta i
contributi AIMA e se li mette in tasca con raggiri e frodi che restano impuniti
per colpa della corruzione di chi dovrebbe controllare: Quanti sono i
giovani che aspirano a lavorare la terra dei loro padri? Pochissimi. Con
l’accesso alla scuola di tutti, giusto se si fosse portata avanti un’educazione
selettiva e mirata a far acquisire professionalità utili per l’offerta che il
mercato poteva proporre, è stata abbandonata ogni tradizione del lavoro
artigianale e manuale. Non parliamo della Sanità. Da quando le Ragioni
hanno viso la luce nel 1970, hanno fagocitato migliaia di miliardi
sperperando risorse e creando baronie politiche che, invece di badare
all’interesse della popolazione e d a tutelare la salute, hanno costituito solo
una macchina di voti ed hanno avuto il solo scopo di fare interessi di
pochi mortificando coloro i quali hanno diritto alla tutela della salute. Le
Regioni sono state e sono un mare magnum in cui i partiti della la
sinistra, della la destra e del centro hanno attinto a piene mani per fare gli
interessi di pochi e distruggere le speranze di tanti. Perché esistono
ancora regioni e province a statuto speciale? Siamo ancora nel
dopoguerra? Ogni giorno dalla Sicilia arrivano notizie di abusi , di
sperperi, qualunque siano i partiti che la governano. Si riduca il numero delle
Regioni, si aboliscano le ASL e si limitino le materia di competenza di esse.
Lo Sato, se è un vero Stato, deve dettare le regole che tutti devono
rispettare, altrimenti si deve dar ragione alla Lega che predica la
scissione. Sarebbe lungo l’elenco delle cose che non vanno in questo
Paese. Ed io dico che dovremmo vergognarci. Ritorniamo a voler bene alla
nostra Italia; issiamo su ogni casa il nostro Tricolore; cacciamo via i
mercanti da Tempio di queste Istituzioni marce che devono esser rifondate;
torniamo ad essere orgogliosi di essere Italiani e difendiamo il nostro Paese
dall’orda barbarica che ci ha invaso e che ci soffoca sempre di
più.
Gaetano Rauso