Il nostro compito è salvare il soldato Rayn
C’era una volta un grande progetto , ora ed oseremo dire il sogno non diventerà più realtà a Santa Maria Capua Vetere .
Di chi è la colpa? Di chi è la colpa di una procedura anti produttività
di reddito che è stata tanto denunciato negli anni scorsi dalle associazione che hanno
difeso e difenderanno il loro operato per i cittadini e per la città ?
Perché si sono fatti tanti “ Orrori” nella città? Molti
asseriscono che all’ufficio tecnico del
comune di Santa Maria Capua Vetere si sia eseguito un vero e proprio sconcio
basato soprattutto su interpretazioni normative personali , per far fronte alle
molteplici richieste di deturpamento del territorio , dove la fonte principale
era quello di mettere nel cassetto una valida richiesta delle associazione di
Santa Maria Capua Vetere quello di portare o addirittura dar valore alle aree
dismesse industriali, con nuove linfe sempre di carattere industriale tale da far
risorgere quell’attività che negli anni scorsi ha dato lustro sia dinamico che
lavorativo ad una città che dal 2008 non
conosce che cosa è il vero lavoro .
Ne il mezzuccio della
minaccia del risarcimento danni più
volte denunciato da imprenditori indirizzato verso una amministrazione comunale,
sollecitato per paura anche da dirigenti dell’ufficio tecnico e qualche
consigliere comunale può essere preso in
considerazione, perché significa che vi
è non solo l’interessamento amministrativo ma anche politico ai danni di chi
desidera far un luogo una città. Il nostro compito è salvare “il soldato Rayn” dal ciuccio con i
baffi di cemento con tutti i predellini del pd è una missione concreta e non astratta , perché la minaccia del risarcimento danni non è nuova anzi è da ricercare anche in quelle
opere incompiute quali appunto il palazzetto dello sport, l’istituto Santa
Teresa.
Le delibere di giunta approvate dal 2011 ad oggi hanno
agevolato chi voleva al posto dell’industria fare una città commerciale in periferia e non catturare quel sogno ambito
di molti disoccupati e di molti cittadini che vedono un centro storico
abbandonato e la costituzione di nuove cattedrali del commercio sempre più presenti in un territorio che molto
spesso assomiglia sempre di più ad un disegno non tanto consono ad una città
come Santa Maria Capua Vetere.
Ma “ lo sbaglio “ –
cosi può definire – è da ricercare in quei provvedimenti amministrativi –
eseguiti per lo più di adeguamento, e non di variante al Prg dalla legge regionale n. 1/2014, che sono
stati approvati negli anni addietro e soprattutto indirizzati fin dal 2001 da
dirigenti dell’Ufficio tecnico .
Gli stessi hanno favorito quel cambiamento totale di una
città che aspettava il nuovo lancio tanto ambito, ma con la venuta in città di speculatori da
strapazzo e tanti casalesi di grido, si avuto l’effetto contrario; addirittura sono finiti sui
provvedimenti non amministrativi ma giudiziari che sia la procura della
repubblica di Santa Maria Capua Vetere , ma soprattutto una Direzione
Distrettuale antimafia di Napoli hanno richiesto ai tribunali competenti. E non ci si può prenderla neanche con una nuova
attività che “ha bagnato l’euro” ieri sera quando l’iter procedurale amministrativo è stato
sbagliato alla fonte con pregressi
provvedimenti normativi ad persomam che hanno iniziato quello sconcio nella
città di Santa Marai Capua Vetere.
Cosi, ecco che con il
precedente, si è data la possibilità di far sfruttare anche a nuovi, per un
comma sempre della legge 1/2014 , una nuova destinazione d’uso . Speriamo che qualcuno sui palazzi di potere amministrativi e giudiziari capisca queste poche
righe , che non sono una denuncia , ma una realtà del territorio Sammaritano.