Si
inoltra, in calce al presente, il documento integrale di dichiarazione dello
stato di agitazione permanente, redatto e sottoscritto dai 23 dipendenti
interni del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano a margine dell’assemblea
tenuta nei giorni scorsi e convocata d’urgenza a seguito dell’avvio del
procedimento, da parte della Regione Campania, per il trasferimento presso
l’Ente che ha sede in Piedimonte Matese dei 15 impiegati amministrativi del
disciolto Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, con annessi arretrati
stipendiali, che ammontano a circa 14 mensilità, e contributi mai pagati ai
vari Enti previdenziali e pensionistici per oltre 7 milioni di euro. Cifra
questa che, nella malaugurata ipotesi dovesse gravare sulle casse consortili,
comporterebbe un aumento di almeno il 30% dei ruoli per gli oltre 26 mila
agricoltori, e minerebbe in maniera grave e irreparabile le finanze del Sannio
Alifano, ente in fase di risanamento grazie all’opera portata avanti in questi
ultimi tre anni e mezzo dall’amministrazione presieduta dal Prof. Pietro Andrea
Cappella.
VERBALE ASSEMBLEA DEL PERSONALE DIPENDENTE
RISPETTO ALL’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI CUI ALL’ART. 3
LEGGE REGIONALE n° 11/2012
L’Assemblea del
personale dipendente, regolarmente autorizzata dal Sig. Presidente, riunitasi
oggi sei ottobre duemilaquattordici, alle ore 16:30, nell’Aula Consiliare del
Consorzio, dopo ampia e approfondita
disamina degli argomenti trattati, considerato che:
- le
ultime determinazioni della Regione Campania, di cui alla nota prot. 644960 del
01/10/2014 ad oggetto sentenza Corte Cost. 202/2014 - Adempimenti -
Comunicazione avvio del procedimento, riferita all’annoso problema del
personale alle dipendenze del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle
Telesina, destano non poche preoccupazioni sul futuro del nostro Ente, dei
consorziati e quindi del personale dipendente sia a tempo indeterminato che
stagionale;
- la
condizione di profondo disagio non è riferita al personale della Valle Telesina
in argomento, al quale si confermano espressioni di doverosa solidarietà per la
persistente condizione di precarietà in cui sono costretti a vivere da oltre
dieci anni, ma riguarda, ancora una volta, l’assenza di una soluzione che non
pregiudichi irrimediabilmente l’assetto finanziario del Consorzio di Bonifica
del Sannio Alifano, faticosamente conseguito nel corso di molti anni di
rigorosa gestione, specialmente ad opera dell’Amministrazione insediatasi il
23/05/2011, attuata attraverso un lavoro serio e professionale di tutto il
personale dipendente, sia a tempo indeterminato che stagionale;
-
l’eventuale scelta di
assentire al trasferimento del personale del soppresso Consorzio di Bonifica
della Valle Telesina, come dettato dal legislatore regionale, andrebbe a
pregiudicare in maniera irreparabile il già precario assetto economico
dell’Ente, con le inevitabili ripercussioni a carico di tutto il personale
dipendente e soprattutto dei consorziati, per i gravi oneri che sugli stessi
ricadrebbero al verificarsi delle paventate scelte regionali;
UNANIME DICHIARA
lo stato di
agitazione permanente, pur assicurando responsabilmente l’attività sia ordinaria
che straordinaria degli uffici dell’Ente;
IMPEGNA
Il Presidente del
Consorzio e l’intero Consiglio dei Delegati dell’Ente, i Sindaci del
comprensorio, la Provincia di Caserta, i Consiglieri regionali della Provincia
di Caserta, le Organizzazioni professionali agricole e quelle Sindacali
firmatarie dei C.C.N.L. per i dipendenti dei Consorzi di Bonifica, a
rappresentare le considerazioni che precedono alle competenti Autorità
regionali perché le stesse dispongano la revoca dei provvedimenti sinora
adottati, nella ricerca di soluzioni alternative che, nel tener conto delle
esigenze del personale del soppresso Consorzio della Valle Telesina, non
comportino irreparabile pregiudizio alla struttura organizzativa del Consorzio
del Sannio Alifano, con conseguenti, inevitabili sofferenze per tutti i
consorziati e, quindi, per l’intero comprensorio amministrato dall’Ente.
E’ evidente, infatti,
che la scelta demagogica di imporre in forza di “Legge regionale” nuove assunzioni
di personale al Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, fino quasi a
raddoppiarne l’attuale forza lavoro, senza fare nessuna valutazione sulle reali
esigenze del Consorzio stesso e violando la sua autonomia organizzativa e
funzionale, finirebbe per determinare a breve il collasso dell’Ente e, con
esso, la fine di tutte le attività di bonifica e di irrigazione svolte, da più
di 85 anni, a sostegno dell’economia del territorio, ora come non mai povera e
precaria.
AVVERTE
che, perdurando la
situazione innanzi prospettata senza l’adozione di nuovi e idonei provvedimenti
da parte della Regione Campania, a modifica dell’art. 3 della L.R. n. 11/2012
ovvero mediante altri provvedimenti legislativi riferiti al settore dei
Consorzi di Bonifica, già da tempo predisposti da parte dei competenti Organi
regionali, il personale del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano
interesserà della vicenda la Corte dei Conti ed eserciterà, a salvaguardia
della propria posizione lavorativa, tutti i diritti sindacalmente previsti
dalla legge, ivi compreso quello di sciopero, le cui conseguenze si
ripercuoterebbero, suo malgrado, negativamente sull’intero comprensorio.
Di quanto sopra è
verbale.”