La aspettative che si erano create nella Città in merito all’azione risolutrice che questa Amministrazione Comunale aveva annunciato nei confronti della problematica connessa alla costruzione del centro commerciale nell’ex tabacchificio, sono state completamente disattese.
Le dichiarazioni che sono apparse sui mezzi di informazioni circa il favorevole approccio da parte della maggioranza verso il problema ed il successivo rilascio del permesso a costruire, sono certamente il frutto di un’ opera di fraudolento convincimento tesa a far mutare opinione a coloro i quali un anno fa hanno votato, all’unanimità, quella proposta di deliberazione che fu approvata dal Consiglio Comunale e che diede chiari indirizzi alla Giunta ed all’UTC in merito alla volontà politica di non realizzare alcun centro commerciale nella nostra città.
E’ superfluo dire che il mancato soddisfacimento di questa richiesta, avallata da gran parte della città, comporterebbe gravi ripercussioni sulla credibilità, peraltro abbondantemente minata, della maggioranza che, fu scelta dal popolo per “svoltare pagina” e per ridare alla Città di Santa Maria Capua Vetere la dignità di un grande centro politico, economico e culturale.
Dopo aver aspettato, fin troppo, che questa azione di rinnovamento diventasse incisiva e reale, insieme ad altre persone oneste, ci siamo convinti che non era l’intento di questo gruppo politico fare gli interessi della città, ma quello di favorire i soliti speculatori che,da anni , imperversano in Santa Maria e, fidando sulla possibilità di potersi “comprare tutti” continuano a credere di fare quel che vogliono di questa Città.
Da mesi ho abbracciato, insieme a pochi altri “veri uomini e sammaritani” la causa del coinvolgimento delle coscienze pulite in questa estrema battaglia contro il “malaffare” pagando un prezzo personale molto alto.
Oggi, finalmente, sto assistendo a prese di posizioni, anche se piuttosto tardive di gruppi politici e di associazioni che vorrebbero prendersi la paternità di questa azione che ho impavidamente intrapreso da più di anno insieme a pochi altri. Oggi, finalmente, si stanno convincendo che l’unica soluzione utile per la Città e per la sua popolazione è quella di mandare a casa questa Amministrazione.
Questa presa di posizione , spero, potrà far si che si accendano i riflettori della “Giustizia” sulle tante irregolarità che si sono registrate nella conduzione amministrativa della città e che si raggiunga lo scopo di allontanare da Santa Maria gli avvoltoi che,con sagacia e con la forza del danaro e dell’intimidazione, hanno dilaniato negli ultimi quindici anni, il suo tessuto sociale, economico, morale e politico.
Uniamoci tutti. senza divisioni politiche ed ideologiche, perché si faccia il bene di Santa Maria Capua Vetere ed, una volta per sempre, smettiamola di essere “terra di conquista” e ritorniamo ad essere protagonisti della nostra vita come lo siamo stati in passato. “non facciamoci comprare”!!!!
Il rilascio del permesso a costruire per la realizzazione di nove strutture commerciali nell’ex Tabacchificio è una chiara violazione della Legge e io proporrò l’allegata nota a tutte le autorità al fine di impedire quest’ennesimo disastro per la nostra città.
Se riuscissero a raggiungere lo scopo di realizzare il centro commerciale nell’ex tabacchificio, saranno legittimati ad autorizzare, subito dopo, le speculazioni nell’ex ITALTEL e nell’ex Mulino Parisi ed in tante altre aree che già sono state individuate ed acquistate dagli speculatori per il raggiungimento dei loro loschi interessi.
Gaetano Rauso
Le dichiarazioni che sono apparse sui mezzi di informazioni circa il favorevole approccio da parte della maggioranza verso il problema ed il successivo rilascio del permesso a costruire, sono certamente il frutto di un’ opera di fraudolento convincimento tesa a far mutare opinione a coloro i quali un anno fa hanno votato, all’unanimità, quella proposta di deliberazione che fu approvata dal Consiglio Comunale e che diede chiari indirizzi alla Giunta ed all’UTC in merito alla volontà politica di non realizzare alcun centro commerciale nella nostra città.
E’ superfluo dire che il mancato soddisfacimento di questa richiesta, avallata da gran parte della città, comporterebbe gravi ripercussioni sulla credibilità, peraltro abbondantemente minata, della maggioranza che, fu scelta dal popolo per “svoltare pagina” e per ridare alla Città di Santa Maria Capua Vetere la dignità di un grande centro politico, economico e culturale.
Dopo aver aspettato, fin troppo, che questa azione di rinnovamento diventasse incisiva e reale, insieme ad altre persone oneste, ci siamo convinti che non era l’intento di questo gruppo politico fare gli interessi della città, ma quello di favorire i soliti speculatori che,da anni , imperversano in Santa Maria e, fidando sulla possibilità di potersi “comprare tutti” continuano a credere di fare quel che vogliono di questa Città.
Da mesi ho abbracciato, insieme a pochi altri “veri uomini e sammaritani” la causa del coinvolgimento delle coscienze pulite in questa estrema battaglia contro il “malaffare” pagando un prezzo personale molto alto.
Oggi, finalmente, sto assistendo a prese di posizioni, anche se piuttosto tardive di gruppi politici e di associazioni che vorrebbero prendersi la paternità di questa azione che ho impavidamente intrapreso da più di anno insieme a pochi altri. Oggi, finalmente, si stanno convincendo che l’unica soluzione utile per la Città e per la sua popolazione è quella di mandare a casa questa Amministrazione.
Questa presa di posizione , spero, potrà far si che si accendano i riflettori della “Giustizia” sulle tante irregolarità che si sono registrate nella conduzione amministrativa della città e che si raggiunga lo scopo di allontanare da Santa Maria gli avvoltoi che,con sagacia e con la forza del danaro e dell’intimidazione, hanno dilaniato negli ultimi quindici anni, il suo tessuto sociale, economico, morale e politico.
Uniamoci tutti. senza divisioni politiche ed ideologiche, perché si faccia il bene di Santa Maria Capua Vetere ed, una volta per sempre, smettiamola di essere “terra di conquista” e ritorniamo ad essere protagonisti della nostra vita come lo siamo stati in passato. “non facciamoci comprare”!!!!
Il rilascio del permesso a costruire per la realizzazione di nove strutture commerciali nell’ex Tabacchificio è una chiara violazione della Legge e io proporrò l’allegata nota a tutte le autorità al fine di impedire quest’ennesimo disastro per la nostra città.
Se riuscissero a raggiungere lo scopo di realizzare il centro commerciale nell’ex tabacchificio, saranno legittimati ad autorizzare, subito dopo, le speculazioni nell’ex ITALTEL e nell’ex Mulino Parisi ed in tante altre aree che già sono state individuate ed acquistate dagli speculatori per il raggiungimento dei loro loschi interessi.
Gaetano Rauso
Nota che sarà protocollata lunedì presso il Comune di Santa Maria ed inviata a tutte le Autorità.
All’ing. Roberto Di Tommaso
Dirigente Settore Tecnico
Comune di S. Maria C.V.
Al Sindaco del Comune di
S. Maria C.V. dott. Giudicianni
All’ing. Antonio Ruberto
Funzionario Tecnico
Comune di S. Maria C.V.
e p.c. All’Ecc.mo Prefetto di Caserta
“ “ Alla Procuratore Capo della
Repubblica di S. Maria C.V.
“ “ Al Procura Regionale della Corte
dei Conti -Via Fuorigrotta - Napoli
Oggetto: istanza di Autotutela per l’annullamento del Permesso a Costruire n° 55 del 14.4.2009 rilasciato alla ditta per l’edificazione di un Centro Commerciale
Il sottoscritto Gaetano Rauso in qualità di Consigliere Comunale, venuto a conoscenza del rilascio del Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 per la costruzione contemporanea di 9 complessi commerciale formanti una cittadella commerciale nell’are dismessa dell’ex-Tabacchificio chiede che le SS.LL. per le specifiche competenze annullino il Permesso a costruire rilasciato per le seguenti motivazioni:
1) il Permesso è stato rilasciato da un soggetto incompetente, Ing. Antonio Ruberto, in quanto quest’ultimo è un funzionario titolare di posizione organizzativa, invece negli enti locali come chiaramente previsto dal D.Lgs. 267/00, il rilascio di provvedimenti amm.vi che incidono nella sfera giuridica dei destinatari ed impegnano esternamente l’amministrazione competono esclusivamente ai Dirigenti – art. 107 del D.lgs 267/2000 – come ribadito più volte dal Tribunali Amm.vi Regionali (solo nei comuni sprovvisti di dirigenza le concessioni edilizie possono essere firmati da funzionari nominati responsabili dell’ufficio tecnico) . Quindi il Permesso a Costruire doveva essere firmato dal Dirigente all’uopo nominato Ing. Di Tommaso che ai sensi dell’art. 107 del citato decreto ha fra i suoi compiti l’emanazione di “ provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni o concessioni edilizie”. Lo statuto del Comune di S. Maria C.V. prevede all’art. 38 punto j) che il Comune è “…..organizzato in uffici e servizi in strutture omogenee facenti capo ad un unico Dirigente ……..”
2) il Permesso a costruire rilasciato viola quanto previsto dalle vigenti norme tecniche di attuazione del P.R.G. in quanto l’art. 24 prevede : “le zone commerciali, indicate con apposita simbologia nel piano, sono riservate esclusivamente ad attrezzature mercantili pubbliche nonché a insediamenti commerciali al dettaglio pubblico o privato e alla grande distribuzione, autorizzabili son singola concessione (oggi permesso a costruire), per superficie inferiore a mq. 8000, per superfici maggiori è obbligatorio il preventivo piano urbanistico esecutivo” . L’area in questione ha una superficie complessiva maggiore di 100.000 mq e, pertanto, deve essere redatto un piano particolareggiato completo di tutti gli elaborati necessari e pareri previsti per legge ed approvato nel rispetto delle vigenti leggi urbanistiche;
3) il Permesso a Costruire rilasciato consente l’edificazione di nove immobili commerciali (senza il rilascio della licenza commerciale) con una superficie coperta di mq. 28.531 e con una volumetrica complessiva di mc.195.730. In considerazione che l’intervento secondo il SIAD (ampiamente contestato) non credo sia possibile, dato che si tratta di immobili per la media distribuzione e, quindi, dovevano di fatto rilasciarsi nove permessi a costruire, solo dopo l’avvenuta approvazione di un piano esecutivo (come previsto dal P.R.G. vigente) e non con il rilascio di un semplice permesso. Alla luce del rilascio del Permesso a Costruire si è chiaramente delineato, senza dubbi alcuni, il chiaro disegno di realizzazione di una cittadella commerciale che rientra nella tipologia della “grande distribuzione”. Nove complessi commerciali uno vicino all’altro, di fatto, si configurano come una grande distribuzione di vendita. Pertanto il carico urbanistico che graverà su tale comprensorio sarà di notevole entità ed è palese che si è di fronte ad un insediamento che per volumi e superfici non può essere realizzato in quella zona della città. Tale intervento complessivo non è consentito dalla programmazione Regionale per il Commercio (è facile desumerne i motivi) ved. delibera di G.R. 2104/02 che per la nostra area prevede solo 7.000 mq. di attività (disponibilità già esaurita).
4) il Permesso a Costruire è stato rilasciato pur sapendo che non ottempera a quanto previsto dall’art. 14 della L.R. 1/00 che prevede: “ la localizzazione deve essere compatibile con l’assetto della viabilità e con i flussi di traffico e devono essere adeguatamente attrezzate le reti infrastrutturali esistenti e di progetto valutando tutti i fenomeni di gravitazione esistenti sull’area” è a conoscenza di tutti che le modifiche viarie apportate in questi giorni dall’A.C. alla viabilità della zona hanno determinato una congestione dell’intera area come alla ribalta delle cronache locali ed a conoscenza di tutti. Di fatto lo svincolo autostradale che doveva consentire ai sammaritani un rapido accesso all’A1 ed ai turisti, agli operatori del diritto ed agli universitari un rapido ingresso alla città, diventerà l’accesso esclusivo del centro commerciale (soldi pubblici buttati per la realizzazione dello svincolo).
Per tutte le motivazioni suddette da cui chiaramente si ravvisa l’incompetenza di chi ha firmato il provvedimento nonché palesi violazioni di legge ed eccesso di potere, si chiede alle SS.LL. di voler proceder in AUTOTUTELA ad annullare il Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 rilasciato alla ditta fim Project srl per l’edificazione di nove strutture commerciali nell’area dismessa dell’ex-Tabacchificio. Il provvedimento che si chiede alle SS.LL. è giustamente motivato in ordine alla prevalenza dell’interesse pubblico specifico e concreto su quello antagonista dell’imprenditore che deve realizzare la cittadella commerciale a discapito dei legittimi interessi dei Cittadini di S. Maria C. V. .
Le SS.LL. a cui la presente è inviata per conoscenza, se ravvedano, aspetti di loro competenza sono pregati di intervenire al fine di evitare un ulteriore scempio per la vecchia Città del Foro.
Il Consigliere Comunale Gaetano Rauso
All’ing. Roberto Di Tommaso
Dirigente Settore Tecnico
Comune di S. Maria C.V.
Al Sindaco del Comune di
S. Maria C.V. dott. Giudicianni
All’ing. Antonio Ruberto
Funzionario Tecnico
Comune di S. Maria C.V.
e p.c. All’Ecc.mo Prefetto di Caserta
“ “ Alla Procuratore Capo della
Repubblica di S. Maria C.V.
“ “ Al Procura Regionale della Corte
dei Conti -Via Fuorigrotta - Napoli
Oggetto: istanza di Autotutela per l’annullamento del Permesso a Costruire n° 55 del 14.4.2009 rilasciato alla ditta per l’edificazione di un Centro Commerciale
Il sottoscritto Gaetano Rauso in qualità di Consigliere Comunale, venuto a conoscenza del rilascio del Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 per la costruzione contemporanea di 9 complessi commerciale formanti una cittadella commerciale nell’are dismessa dell’ex-Tabacchificio chiede che le SS.LL. per le specifiche competenze annullino il Permesso a costruire rilasciato per le seguenti motivazioni:
1) il Permesso è stato rilasciato da un soggetto incompetente, Ing. Antonio Ruberto, in quanto quest’ultimo è un funzionario titolare di posizione organizzativa, invece negli enti locali come chiaramente previsto dal D.Lgs. 267/00, il rilascio di provvedimenti amm.vi che incidono nella sfera giuridica dei destinatari ed impegnano esternamente l’amministrazione competono esclusivamente ai Dirigenti – art. 107 del D.lgs 267/2000 – come ribadito più volte dal Tribunali Amm.vi Regionali (solo nei comuni sprovvisti di dirigenza le concessioni edilizie possono essere firmati da funzionari nominati responsabili dell’ufficio tecnico) . Quindi il Permesso a Costruire doveva essere firmato dal Dirigente all’uopo nominato Ing. Di Tommaso che ai sensi dell’art. 107 del citato decreto ha fra i suoi compiti l’emanazione di “ provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni o concessioni edilizie”. Lo statuto del Comune di S. Maria C.V. prevede all’art. 38 punto j) che il Comune è “…..organizzato in uffici e servizi in strutture omogenee facenti capo ad un unico Dirigente ……..”
2) il Permesso a costruire rilasciato viola quanto previsto dalle vigenti norme tecniche di attuazione del P.R.G. in quanto l’art. 24 prevede : “le zone commerciali, indicate con apposita simbologia nel piano, sono riservate esclusivamente ad attrezzature mercantili pubbliche nonché a insediamenti commerciali al dettaglio pubblico o privato e alla grande distribuzione, autorizzabili son singola concessione (oggi permesso a costruire), per superficie inferiore a mq. 8000, per superfici maggiori è obbligatorio il preventivo piano urbanistico esecutivo” . L’area in questione ha una superficie complessiva maggiore di 100.000 mq e, pertanto, deve essere redatto un piano particolareggiato completo di tutti gli elaborati necessari e pareri previsti per legge ed approvato nel rispetto delle vigenti leggi urbanistiche;
3) il Permesso a Costruire rilasciato consente l’edificazione di nove immobili commerciali (senza il rilascio della licenza commerciale) con una superficie coperta di mq. 28.531 e con una volumetrica complessiva di mc.195.730. In considerazione che l’intervento secondo il SIAD (ampiamente contestato) non credo sia possibile, dato che si tratta di immobili per la media distribuzione e, quindi, dovevano di fatto rilasciarsi nove permessi a costruire, solo dopo l’avvenuta approvazione di un piano esecutivo (come previsto dal P.R.G. vigente) e non con il rilascio di un semplice permesso. Alla luce del rilascio del Permesso a Costruire si è chiaramente delineato, senza dubbi alcuni, il chiaro disegno di realizzazione di una cittadella commerciale che rientra nella tipologia della “grande distribuzione”. Nove complessi commerciali uno vicino all’altro, di fatto, si configurano come una grande distribuzione di vendita. Pertanto il carico urbanistico che graverà su tale comprensorio sarà di notevole entità ed è palese che si è di fronte ad un insediamento che per volumi e superfici non può essere realizzato in quella zona della città. Tale intervento complessivo non è consentito dalla programmazione Regionale per il Commercio (è facile desumerne i motivi) ved. delibera di G.R. 2104/02 che per la nostra area prevede solo 7.000 mq. di attività (disponibilità già esaurita).
4) il Permesso a Costruire è stato rilasciato pur sapendo che non ottempera a quanto previsto dall’art. 14 della L.R. 1/00 che prevede: “ la localizzazione deve essere compatibile con l’assetto della viabilità e con i flussi di traffico e devono essere adeguatamente attrezzate le reti infrastrutturali esistenti e di progetto valutando tutti i fenomeni di gravitazione esistenti sull’area” è a conoscenza di tutti che le modifiche viarie apportate in questi giorni dall’A.C. alla viabilità della zona hanno determinato una congestione dell’intera area come alla ribalta delle cronache locali ed a conoscenza di tutti. Di fatto lo svincolo autostradale che doveva consentire ai sammaritani un rapido accesso all’A1 ed ai turisti, agli operatori del diritto ed agli universitari un rapido ingresso alla città, diventerà l’accesso esclusivo del centro commerciale (soldi pubblici buttati per la realizzazione dello svincolo).
Per tutte le motivazioni suddette da cui chiaramente si ravvisa l’incompetenza di chi ha firmato il provvedimento nonché palesi violazioni di legge ed eccesso di potere, si chiede alle SS.LL. di voler proceder in AUTOTUTELA ad annullare il Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 rilasciato alla ditta fim Project srl per l’edificazione di nove strutture commerciali nell’area dismessa dell’ex-Tabacchificio. Il provvedimento che si chiede alle SS.LL. è giustamente motivato in ordine alla prevalenza dell’interesse pubblico specifico e concreto su quello antagonista dell’imprenditore che deve realizzare la cittadella commerciale a discapito dei legittimi interessi dei Cittadini di S. Maria C. V. .
Le SS.LL. a cui la presente è inviata per conoscenza, se ravvedano, aspetti di loro competenza sono pregati di intervenire al fine di evitare un ulteriore scempio per la vecchia Città del Foro.
Il Consigliere Comunale Gaetano Rauso