Santa Maria Capua Vetere. L’assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere interrogato in carcere . Operazioni Biopower iniziano gli interrogatori . Ieri mattina si sono svolti al carcere di Santa Maria Capua Vetere gli interrogatori fissati dal giudice delle indagini preliminari della città del foro Paola Cervo per quattro indagati posti in stato di detenzione carceraria tutti in stato di detenzione fra cui anche l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Esposito. Ma l’interrogatorio è stato fissato anche per Giovanni Verazzo difeso dagli avvocati Enzo alesci e Delio Iorio . Giovanni Verazzo ha risposto alle accuse formulategli nei capi di imputazioni dell’ordinanza di custodia cautelare poiché accusato anche di associazione a delinquere . Lo stesso è durato circa 4 ore dove il Verazzo con un voluminoso carteggio ha in ogni caso ribattuto le accuse. Alla fine i difensori hanno prodotto istanza di scarcerazione ed hanno annunciato ricorso al tribunale della libertà . Stessa identica situazione anche per i funzionari del genio Civile di Caserta Michele testa assistito dall’avvocato Giuseppe Stellato e Mario Pasquariello che è assistito dall’avvocato Carlo marino.Entrambi i funzionari hanno risposto alle domande del gip rimandando al mittente le accuse formulategli . In udienza di convalida ed è questo una cosa che lascia presagire ulteriori sviluppi della vicenda era presente il pm della procura della repubblica titolare Maurizio Giordano . Per gli indagati posti in stato di detenzione carceraria invece il consigliere provinciale Franco Capobianco, il gip a predisposto che gli interrogati vengano eseguiti da lunedì prossimo . Falso in atto pubblico , e corruzione non a caso sono quattro i capi di imputazione che interessano il neo assessore insieme a Bracciali Renzo -Tombolino Giampiero - Verazzo Giovanni – Esposito Giuseppe - Stella Marco Pietro - Salvini Alessandro - Verzillo Italo - Fregrosi Gianliuigi -Testa Michele - Pasquariello Mario perché, in concorso tra di loro, agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Bassi, Stella, Salvini come professionisti della STC (società di progettazione incaricata da Tombolino e da Bracciali di eseguire la progettazione), Verzillo e Fregosi come progettisti firmatari dell'edificio tecnologico e delle fondazioni relativi alla costruzione della centrale termica di Pignataro Maggiore, Testa e Pasquariello come funzionari del Genio Civile, inducevano in errore il funzionario del Genio Civile addetto alla ricezione dei depositi {Lavino Biagio) facendogli falsamente attestare la conformità dal progetto alla normativa antisismica prescritta (sancita con Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 gennaio 2008), essendo stato - in realtà - il progetto realizzato seguendo il parametro della (meno restrittiva) normativa previgente, sancita con Decreto del Ministero per le Infrastrutture del 14 settembre 2005, avvenuto in Caserta il 22 luglio 2003. Sempre loro sono accusati di falso in atto pubblico agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Testa e Pasquariello come autori, alteravano il registro di deposito degli atti progettuali del Genio civile di Caserta fatto pubblico facente fede fino a querela di falso,) cancellando mediante apposizione di "bianchetto" la precedente qualificazione sismica attribuita dall'ufficio di deposito del Gneio Civile in relazione al progetto per la recinzione della centrale termica di Pigna taro Maggiore (conforme al Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 settembre 2005) e modificandola con altra conforme al Decreto del Ministro per le Infrastratture del 14 gennaio 2008, In Caserta, il 22 luglio 2008 . Ma è contestata anche la corruzione perché, in concorso '.tra loro (il Bracciali come corresponsore della somma di denaro, il Tombolillo .e la Di Vincenzo come autori della trattativa corruttiva, la Fiorani come procacciatrice delle modalità contabili con cui reperire le predette somme oggetto di corruzione, l'Aceti come autista e fiduciario incaricato c/i prelevare le banconote in San Marino e di consegnarle a Verazzo Giovanni, il Verazzo come esecutore della dazione), promettevano - e successivamente tentavano di consegnare - a Testa ed a Pasquariello ('pubblici ufficiali del Genio Civile di Caserta) la somma di euro 100,000 in contanti come prezzo di atti contrari ai doveri di ufficio, consistiti nell'alterare gli atti pubblici di cui ai capi K), i) ed M) . In Caserta, nell'agosto 2003.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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