Santa Maria Capua Vetere. La corte di appello da ragione a livello nazionale alla nuova democrazia cristiana del sottosegretario alla pubblica Istruzione Peppe Pizza , e il partito in provincia di Caserta serra i ranghi. Lo fa con il segretario provinciale l’avvocato Pasquale Mercone di Santa Maria Capua Vetere che ha convocato il comitato provinciale in Casapulla presso la scuola di formazione regionale Sinet . “L’ordine del giorno – ha precisato il segretario provinciale – stante la imminenti elezioni comunali 2009 del 5 e 6 giugno sulle candidature all’interno del partito . Al secondo punto all’ordine del giorno la discussione si sposterà poi sulle elezioni europee , ma soprattutto si parlerà della situazione politica in privincia di Caserta dopo le dimissioni del presidente della provincia di Caserta Sandro de Franciscis , ma anche dei delegati al congresso nazionale ed inoltre si chiuderà con l’inizio della campagna tesseramenti anno 2009”. Avvocato ma allora la democrazia cristiana quindi è considerato un vero partito . “ La democrazia cristiana potrà legittimante , presentarsi con il proprio nome e con il proprio simbolo . Debbo affermare con gioia che la corte di appello in data 23 marzo 2009, ha emesso la sentenza n. 12305/2009 . In particolare – precisa il segreatario provinciale Avvocato Mercone - il dispositivo dopo aver precisato che il partito della democrazia cristiana è correttamente rappresentato in giudizio dal segretario amministrativo Dr. Armando Lizzi e dopo aver estromesso tutti gli intervenenti compreso il partito popolare Italiano , ha accolto parzialmente l’appello del Cdu – nella parte in cui la sentenza di primo grado inibiva allo stesso l’uso del simbolo. Ha accolto parzialmente l’appello della Dc contro Udc per la parte dei danni in quanto l’Udc ha ricevuto il simbolo Udc . Ma il CdU e l’Udc non essendo eredi della DC il simbolo può essere usato anche dalla Dc”.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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