La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 24 marzo 2014

UDC DIREZIONE NAZIONALE: LA CAMPANIA PROTAGONISTA




Napoli – Sono ben 6 gli esponenti campani eletti all'interno della Direzione Nazionale del partito provenienti dalla mozione che al congresso sostenne l'elezione di Lorenzo Cesa a Segretario Nazionale: tre consiglieri regionali, Luigi Cobellis, Angelo Consoli e Carmine Mocerino, e tre parlamentari, Ciriaco e Giuseppe De Mita, e Giuseppe Gargani.
Si tratta indubbiamente di un riconoscimento importante per il territorio campano, che tiene conto anche del contributo fondamentale dato nel determinare il corso dell'assise congressuale. Dalla Direzione Nazionale sarà ora possibile dare maggiore slancio alla visibilità e al protagonismo della Campania proprio in una fase di grande dinamismo del partito.
L'impegno è chiaro: portare a compimento il processo di aggregazione dell'area moderata e popolare che si riconosce in una delle tradizioni più solide e nobili della cultura italiana per offrire al nostro paese una politica e una classe dirigente credibili e forti.
La lista comune alle elezioni europee assieme ai Popolari di Mario Mauro risponde esattamente a questo disegno e l'UDC tutto è al lavoro per allargare il cantiere anche agli amici del NCD di Alfano con i quali il rapporto è ottimo, sia a livello nazionale che locale.
L'impegno degli esponenti campani sarà quello di assicurare la partecipazione e il contatto costante con i territori che li hanno espressi e sostenuti, interpretando in questo modo la forte richiesta di apertura e di inclusione che lo stesso Segretario Cesa ha fortemente sostenuto in queste settimane.
L'UDC può e deve rilanciare il suo tradizionale modo di fare politica: per e con la gente, a contatto con i problemi della crisi, vicino alle famiglie e alle aziende in difficoltà, dalla parte del volontariato e privato sociale.  Il rinnovamento della classe dirigente operato con le nomine in Direzione è il segno concreto di questa recuperata attenzione ai territori e alle loro dinamiche.