La Provincia di Caserta non parteciperà più alle
riunioni del comitato di indirizzo e monitoraggio dei servizi di Tpl (Trasporto
pubblico locale) istituito dalla Regione Campania. Questo il messaggio
contenuto nella missiva inviata dal presidente dell’Ente di Corso Trieste, Domenico Zinzi, e dall’assessore
provinciale ai Trasporti, Giovanni
Mancino, al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ai
presidenti delle altre Province campane e al direttore generale per la mobilità
della Regione Campania.
La decisione trova motivazione nella totale
sottrazione delle competenze di amministrazione attiva in materia di trasporto
pubblico locale in capo alle Province della Campania operata sul piano
normativo dalla legge regionale n. 5 del 2013. Nella nota si legge che “appare
irrazionale l’attribuzione di una mera facoltà (tra l’altro non compiutamente
determinata) di concorso ad attività di pianificazione e programmazione di
servizi che non si accompagni alla possibilità di incidere, in modo concreto,
sull’assetto organizzativo e sul concreto svolgimento degli stessi”.
“Poiché le attribuzioni sono state interamente attratte
e centralizzate a livello regionale – prosegue la lettera della Provincia –
pare coerente che tutte le scelte relative al Tpl abbiano un unico centro di
imputazione, con conseguente assunzione delle relative responsabilità, senza
surrettizi tentativi finalizzati alla realizzazione di una condivisione,
meramente formale e priva di ogni contenuto sostanziale, di decisioni assunte
in altri sedi”.
“Resta fermo – conclude la nota – che
l’atteggiamento della Provincia muterebbe di segno qualora la Regione, anche
alla luce dei numerosi contenziosi giurisdizionali tuttora pendenti, ritenesse
di recuperare un ruolo effettivo, nell’ambito del Tpl, alle Province”.