S’è
temuta l’ennesima tragedia, ancora una volta legata alla drammatica situazione
economica che, purtroppo, ha visto nel corso degli ultimi anni imprenditori,
commercianti, artigiani, arrendersi all’avverso destino e ricorrere al gesto
estremo, così pensando, almeno, di conservare quel senso, che si pensava ormai
vetusto, dell’onore e scegliere di togliersi la vita, un bene preziosissimo,
forse il più prezioso, così saldando quei debiti che il duro lavoro non ha più
permesso di onorare. E’ l’immagine dell’armatore Morrel, il personaggio uscito
dalla fantasia del grande Dumas, immortalata nel magnifico romanzo “il Conte di
Montecristo” a tornarci in mente ogniqualvolta i mass media ci raccontano dell’ennesimo
dramma che colpisce le famiglie italiane, troppo frequentemente in questi
ultimi anni.
Del resto, il contenuto del
messaggio che S.D., napoletano di 40 anni circa invia al fratello, non lasciava
spazio a nessun dubbio perché si concludeva con quelle fatali ed al tempo
stesso tragiche parole “voglio farla
finita”.
E’ stata la moglie, che ha appreso
dal cognato il contenuto del tragico messaggio, a lanciare l’allarme,
contattando il centralino del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castel
Volturno.
Il contenuto del messaggio, inequivocabile
nella sua gravità e determinazione, ha fatto scattare l’allarme ed il relativo
protocollo operativo a cura del personale della Squadra Volante, che si
prodigava nelle attività di ricerca del soggetto immediatamente.
Dopo le perlustrazioni delle aree
più a rischio, il personale impiegato, considerato l’esito negativo, si
adoperava al fine di individuare l’autovettura sulla quale viaggiava S.D., con l’ausilio del sistema di
localizzazione GPS di cui il veicolo risultava dotato.
La sinergia delle forze dispiegate
sul campo consentiva, in breve tempo, di individuare, nei pressi dell’hotel
“Cupido”, struttura alberghiera sita in località “Ischitella”, il cui nome
richiama alla mente il personaggio mitologico romano, dio dell’erotismo.
Ed è proprio presso il menzionato albergo che, S.D. è stato rintracciato dagli uomini
della Squadra Volante del Commissariato di C/Volturno e del Commissariato di
Giugliano, intervenuti anch’essi per coadiuvare nelle ricerche ed ai quali non
forniva alcuna spiegazione in merito all’allarme che, indubitabilmente, non
poteva non pensare di scatenare inviando quel messaggio al fratello, motivo per
cui veniva reso edotto che sarebbe stato deferito all’A.G. per procurato
allarme.