La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 27 marzo 2014

AVERSA - ERA RICERCATO PERCHE' CLANDESTINO, MA AVEVA ANCHE NUMEROSI PROCEDIMENTI PENALI

 Complice, di un tentato omicidio ai danni di un agente della Polizia Stradale.


Nella decorsa mattinata personale di quest’ufficio, in esito ad incessanti ricerche su questo
territorio, perdurate per più giorni, ha rintracciato e bloccato sulla Strada Provinciale Parete – Ischitella,
loc. Parete, il cittadino albanase clandestino, senza fissa dimora ZENELI Roland, di anni 26,
destinatario di un’OCCC emessa dal Tribunale di Avezzano, mentre transitava a bordo di
un’autovettura con targa albanese, siccome resosi responsabile, in concorso con un connazionale di
anni 24 - anch’egli clandestino e allo stato irreperibile - di ricettazione, resistenza aggravata al P.U. e
lesioni pluriaggravate.
In effetti i due malviventi, pregiudicati e già arrestati in passato per reati contro il patrimonio,
nelle prime ore della mattinata del 18/10/2013 furono intercettati dagli agenti del Compartimento della
Polizia Stradale dell’Abruzzo, a bordo di un’autovettura provento di furto mod. Audì A7, mentre
percorrevano a folle velocità la strada SS 690 Avezzano – Sora.
Sicchè quel personale organizzò prontamente al km. 4,900 di quella strada un posto di
controllo, allo scopo di bloccare la fuga di quei malviventi e di catturarli.
Costoro, alla vista delle forze dell’ordine, arrestarono inizialmente la marcia.
Sicchè i medesimi, pur simulando inizialmente una condotta collaborativa con gli operanti,
all’avvicinarsi di quest’ultimi ed in particolare del capo pattuglia, lo colpirono con un’apertura violenta
dello sportello lato guidatore, per poi investirlo con un’improvvisa retromarcia effettuata a fortissima
velocità lasciandolo esanime sul selciato stradale.
Indi i due lestofanti, allontanatisi di circa duecento metri da quel posto di controllo,
abbandonarono l’autovettura per darsi ad una rocambolesca fuga a piedi, facendo perdere le tracce.
Gli agenti operanti rinvennero nell’immediatezza dei fatti nell’autovettura monili e argenterie,
costituenti la refurtiva di diverse azioni predatorie commesse in quella notte ai danni di alcune locali
abitazioni private.
Il dipendente vittima da quel proditorio investimento fu ricoverato in stato di incoscienza nel
più vicino nosocomio e costretto ad una degenza ospedaliera di diverse settimane.
Le immediate indagini dispiegate dal Compartimento della Polizia Stradale dell’Abbruzzo
portarono alla pronta identificazione dei due prevenuti, successivamente concretizzatesi nelle misure
custodiali in parola.
Il rintraccio e la cattura del Zeneli è stata possibile solo grazie alla profonda conoscenza della
comunità albanese autoctona da parte di quest’ufficio, essendo costui un soggetto difficilmente
rintracciabile, siccome senza fissa dimora ed estremamente mobile su tutto il territorio nazionale.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato nel decorso pomeriggio alla locale Casa
Circondariale di S. Maria C.V., a disposizione della competente A.G.