La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 6 dicembre 2014

AGROPOLI (SA): LA GUARDIA DI FINANZA CONFISCA BENI PER 5,6 MILIONI DI EURO A DUE “EVASORI FISCALI ABITUALI”.

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal
Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania (SA) – Dott. Giancarlo Grippo – e dal
Sostituto Procuratore – Dott. Alfredo Greco, hanno eseguito la confisca disposta dal
Tribunale di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione – su numerosi beni immobili, veicoli
e disponibilità finanziarie intestate a due fratelli, già titolari di istituti scolastici paritari
operanti ad Agropoli (SA), Laureana Cilento (SA) e Ceraso (SA), giudicati “evasori fiscali
abituali”.
L’emissione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, a carico dei due
soggetti, è giunta al termine del procedimento di prevenzione a loro carico, avviatosi nel
2013, in seguito alla sottoposizione di parte del loro ingente patrimonio immobiliare e
finanziario a sequestro anticipatorio, in base alla legislazione contenuta nel nuovo
“Codice delle leggi antimafia”.
La capillare ricostruzione delle attività delinquenziali dei due soggetti, effettuata dalle
Fiamme Gialle di Agropoli (SA), nell’ambito dell’articolato procedimento di prevenzione, ha
permesso al Tribunale di rilevare la loro “pericolosità sociale” attuale, alla base
dell’emissione nei loro confronti della una misura di prevenzione personale della
sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per i prossimi due anni.
In particolare, è stata sottolineata la propensione a delinquere dei proposti, che hanno
candidamente ammesso ai giudici di aver evaso il Fisco in modo sistematico nel corso
degli anni, per provare a giustificare l’accumulazione di un ingente patrimonio immobiliare
nel Cilento, nonché di investimenti finanziari per 1,7 milioni di Euro, pur avendo
annualmente dichiarato redditi nulli o esigui.
Gli stessi sono stati qualificati come “delinquenti abituali”, in ragione di plurimi precedenti
e pendenze per reati associativi e contro la pubblica amministrazione, gravi reati fiscali e
di bancarotta fraudolenta, abusivismo edilizio, abusivo porto di armi, violazione delle
prescrizioni di sorveglianza speciale, violazione agli obblighi di dimora e danneggiamento.
I due fratelli erano già finiti agli arresti domiciliari nel 2013, al termine delle penetranti
investigazioni condotte nell’ambito dell’Operazione “SCUOLE FANTASMA”, sotto la
direzione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (SA), nell’ambito della
quale erano stati denunciate 132 persone, tra cui coordinatori didattici, docenti, assistenti
amministrativi e studenti provenienti da diverse Regioni d’Italia, in seguito all’emersione
delle reiterate condotte truffaldine ai danni dello Stato e del Ministero dell’Istruzione,