La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 10 settembre 2013

SETTEMBRE AL BORGO - OMAGGIO A MALIKA AYANE

Omaggio a Malika Ayane

Compita , graziosa e carina Malika Ayane  ha colpito con il suo fascino umile i 1500 intervenuti al concerto nella rassegna di Settembre Borgo.   Un concerto memorabile con  tre  abiti di scena che hanno lasciato a bocca aperta chi  non si aspettava che l’artista potesse incantare chi era intervenuto. Si è presentata con il suo vestito bianco ,rievocando  quel personaggio tanto decantato nella storia ciclistica ai tempi di Fausto Coppi   una dama bianca  che compariva a fine gara . Le sue doti che ha messo in mostra durante la serata, hanno fatto si che Malika potesse trasmettere quel messaggio musicale che è stato ampiamente criticato positivamente già dai colleghi giornalisti nazionali  che hanno visto in lei un’astro nascente non solo della musica italiana ma anche della musica internazionale. Con le sue doti canore ha lasciato a bocca  aperta tutti intrecciando le note di un musica leggera con quelle di musica jazz, fusion e rock, ma soprattutto anche quelle note che hanno fatto granie cantanti di oltreoceano. Insomma un cocktail di suoni e di voci intrecciati da assoli di voci soavi che  deliziavano il pubblico con   il suo  concerto. E’ stata una serata memorabile grazie anche alla caparbietà di Casimiro Lieto direttore artistico della manifestazione che ieri sera a ricordato con  un  saluto Alberto Bevilacqua tragicamente scomparso.

IL COMUNICATO DEL FESTIVAL 
FESTIVAL, “E SE POI” ARRIVA MALIKA AYANE?
Seducente performance della cantautrice milanese al Teatro della Torre.

Non c’è due senza tre. E il Festival ha inanellato stasera l’ennesimo successo con la seducente performance di Malika Ayane, altra grande ed attesa protagonista di “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to Fest 2013”.
La “notte di note” della cantautrice milanese (preceduta da un lungo applauso del pubblico della Rassegna, dedicato allo scrittore scomparso Alberto Bevilacqua) ha incantato la platea gremita all’ombra della Torre dei Falchi, salendo sul palco con un meraviglioso abito da sposa e dando il benvenuto agli spettatori, ma anche a se stessa in un contesto che ha reso ancora più unico il suo concerto. Per lei, infatti, è stata “la prima volta” in assoluto a Casertavecchia e, con una scaletta ricchissima, che ha alternato brani in italiano e in inglese, la Ayane ha saputo coinvolgere il pubblico, invitandolo a più riprese a cantare insieme.  Da segnalare il “coro” appassionato durante il brano “Sospesa”, al termine del quale l’artista si è complimentata con i presenti, sottolineando le sonorità imbattibili dei fan campani. Così come quando, a metà concerto, la platea festante ha intonato il noto ritornello di “Cos’hai messo nel caffè”.  Dopo i suoi più grandi successi (“E se poi”, “Ricomincio da qui”, “Tre cose” e “Come foglie”), la Ayane ha concluso lo spettacolo in abito scuro sulla note de “La prima cosa bella”, chiedendo alle coppie in sala di scambiarsi un bacio.
In chiusura ringraziamenti per Regione Campania, Provincia di Caserta e “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to Fest 2013”: “Mi avete offerto un’occasione straordinaria e la possibilità di partecipare ad una Rassegna che non dimenticherò”. Poi, fuori dal palco: “Casertavecchia è un borgo incantato, tornarci sarebbe davvero meraviglioso. Mi inviterete di nuovo, vero?”.

Intanto, in Piazza Vescovado, terzo appuntamento con le Malmaritate, che, nonostante la serata umida, figlia di un pomeriggio piovoso, hanno confermato di essere a pieno titolo l’altra anima del Festival. Con le interpretazioni di Chiara Buratti di scritti dedicati alla libertà, che hanno incrociato le memorie d’autore del ’43 a Roma (“43, come gli anni della resistenza di questo Festival”) del musicista romano Pino Marino, noto al pubblico e alla critica per il suo talento innato: anche lui tra le “anime” popolari di una Rassegna, che sta puntando dritto al cuore della tradizione.