Un anno fa, una netta presa di coscienza che
interessò trasversalmente la maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale
di Santa Maria Capua Vetere,dopo l’esame dei documenti da me prodotti, evitò
che si ponesse mano alla più grossa speculazione edilizia della storia della
città: la costruzione dei 430 alloggi nell’ ex Tabacchificio.
Nel
2009, invece, un mio deciso e preciso intervento risvegliò quello che era
rimasto delle coscienze di molti consiglieri che, toccati nell’orgoglio ed
impossibilitati a disconoscere la verità che era stata palesato dai documenti
che avevo prodotto, impedirono che si approvasse la delibera di Consiglio che
avrebbe permesso la costruzione di migliaia di alloggi nella nostra città,
avvalendosi della L.R. 19/2009, attuativa del Piano Casa berlusconiano. Se
fosse passata quella delibera, si
sarebbe permessa l’edificazione di case, a detta loro “popolari”, ma che di
popolari non avevano niente e che
sarebbero servite solo ad investire capitali di dubbia provenienza ed a
permettere l’ulteriore scempio di un territorio che è già stato abbondantemente
dilaniato dagli speculatori.
Oggi,
dopo l’emanazione della recente sentenza del TAR Campania, si è finalmente,
venuto a capo di una gravissima questione che ha interessato la nostra città e
non solo il complesso di via Martiti di Nassirya, ma anche quelli edificati in altre zone della città, .
In
tante zone classificate F sono stati costruiti palazzi nei quali sono stati allocati uffici privati, civili
abitazioni e, addirittura, bar o ristoranti, con la connivenza dell’Ufficio
Tecnico Comunale e senza che la Politica che sapeva, perché è stata avvertita e
messa in guardia, abbia fatto alcun interveto per fermare lo scempio perpetrato
da menti perverse e criminali.
Con
un disegno perverso e criminoso si è consentito di costruire su terreni classificati come Zone F o su aree
destinate a standards, privando i
cittadini di aree ad uso pubblico e consentendo, addirittura, di costruire su
terreni non pagati o pagati a basso costo ,facendo realizzare guadagni enormi
agli speculatori ed ai loro compari tecnici e politico che hanno pensato o
hanno permesso che questi scempi si
compissero.
Oggi,
così come lo è stato negli ultimi venti anni, la Politica è assente e, prima che sia troppo tardi, prima che si consumi
completamente lo scempio del territorio, c’è bisogno che la Magistratura agisca
per punire i misfatti commessi in tanti anni in cui la città di S.Maria è stata
terra di conquista della speculazione e del malaffare. Così come dovrebbe fare
il Sindaco che è stato eletto per le promesse di cambiamento che ha fatto ad un
Popolo stremato da tanti anni di abbandono e di sfruttamento; un Popolo che
vuole avere delle risposte che si è ancora in tempo a dargli.
Santa Maria ha bisogno di posti di lavoro, di
implementare le attività turistiche, industriali, artigianali e commerciali;
Santa Maria ha bisogno di aggiustare le sue scuole e le sue strade; Santa Maria
ha bisogno di scacciare la delinquenza e la Camorra; Santa Maria ha bisogno di
trovare una sede idonea e centrale per il Tribunale Civile e di far rivivere il centro storico, non di case, di bar o di accrescere il
numero di disoccupati o di drogati.
E’
scoppiato un temporale con la caduta dell’amministrazione Giuducianni, ma le
verità che furono dette in quel Consiglio per destare coscienza da troppo tempo
sopite sono sempre attuali e ci chiamano tutti a raccolta, affinchè si
intervenga e si mantengano quelle promesse che sono state fatte nell’interesse della città e che tutti
attendono che siano mantenute.
Gaetano
Rauso