È stata un’atmosfera magica quella che “SETTEMBRE AL BORGO 43 – Face to
Fest 2013” ha regalato questa sera ai tanti spettatori (arrivati sul Borgo
nonostante le minacce di pioggia), che hanno assistito rapiti al travolgente
concerto di Raphael Gualazzi.
Dopo essere salito sul palco in silenzio ed aver eseguito magistralmente “Crazy
rag blues”, il talentuoso cantautore, alle prese con un racconto sospeso tra
suoni e parole, ha confessato al pubblico come la sola musica sarebbe bastata a
raccontare il senso profondo delle sue canzoni e dei suoi testi.
Poi, nel presentare “Seventy days of love”, il primo brano del repertorio
blues, ha scherzato con i tecnici delle luci, che lo hanno inondato di blu,
dando una svolta energica ad uno spettacolo dal sound inconfondibile.
A fare da sfondo alla serata, segnata da uno skyline di nuvole e lampi
all’orizzonte, la suggestiva Torre dei Falchi, nella versione cinematografica
da “grande schermo”, sulla quale sono stati proiettati più volte i virtuosismi
di tecnica ed improvvisazione di Gualazzi, capaci di accarezzare i tasti del
pianoforte, stregando di nota in nota la platea.
Gli applausi più fragorosi sono arrivati per le sue canzoni più popolari,
da “Sai” a “Love goes down slow”, ma prima ancora per la dedica che il giovane
talento ha fatto a Casertavecchia, per la quale ha cantato “Take time out”.
In chiusura uno dei momenti più emozionanti della sua attesissima performance,
quando, da solo sul palco, protagonista dell’acclamato bis, ha interpretato a
suo modo “Amarcord”, omaggio al grande
cinema italiano di Fellini e Rota ed alla sua Urbino. Le ultime note, prima del
temporale, che ha scritto la parola fine sull’emozionante spettacolo, ormai
regalato alla storia della Rassegna.
Destino diverso, invece, per quanti, in Piazza Vescovado, speravano di
poter godere della musica popolare delle Malmaritate, pronte ad essere accompagnate
dal leader dello storico gruppo toscano Bandabardò, una delle
band più acclamate del panorama rock – folk italiano: Enrico Greppi, in arte
Erriquez. Per loro poche strofe e tanta energia, che nulla hanno potuto contro
la pioggia, tornata su Casertavecchia dopo le gocce del pomeriggio così… Di
nuovo, all’improvviso.