La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 30 settembre 2013

SANTA MARIA CV - POLITICA IN CITTA' - SPUNTA IL PROGETTO DELLA MASSERIA DI PALLINO DI 10 MILIONI DI EURO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA UNA CANDIDATO NON ELETTO  DELLE ASSOCIAZIONI CIVICHE 

NAVIGANDO IN RETE
Navigando in rete mi sono imbattuto in un servizio video curato dal Consigliere Fabio Monaco al quale faccio i complimenti per l’attenzione posta sul P.co Urbano. Mi auguro ed auspico che il consigliere Monaco effettui altri servizi del genere dal momento che gli riesce meglio il ruolo, con denunce e critiche,  di consigliere di minoranza che quello di maggioranza. Essendo stato candidato alle ultime elezioni comunali e attento alla vita amministrativa locale, nulla ricordo dell’attività politica del consigliere Monaco,  se non i cambi di casacca tra gruppuscoli e partitini della sua esperienza di maggioranza della Sindacatura Giudicianni.
Ma allora cambiare il colore della casacca  era cosa normale e  i consiglieri comunali sembravano camaleonti, tanto erano bravi a cambiare colore a seconda delle circostanze: non che le cose siano migliorate a parte il fatto che adesso i Consiglieri Comunali cambiano idea a seconda degli interessi personali senza essere costretti a cambiare anche il colore politico , meno spregiudicati o semplicemente completamente disinteressati all’appartenenza politica ma solo al proprio tornaconto che forse pensano sia più facile ottenere senza dover rendere conto a gruppi associativi o partitici .
Voglio semplicemente ricordare che questa Amministrazione per ovviare e combattere fenomeni di degrado, che con tanto zelo il consigliere Monaco ha posto in evidenza, aveva istituito una delega:  “Programmazione arredo e decoro urbano”, in quota Rinnovamento e nello specifico all’Assessore Giuseppe Rinaldi. Non serve di certo una delega assessorile ad hoc per attuare una semplice manutenzione ordinaria dei beni comunali ma probabilmente i Rinnovatori di Mattucci se non vedono un corrispettivo in gettoni o in poltrone non ritengono sia loro dovere agire in seno alla maggioranza di cui fanno parte  per porre come priorità la gestione ordinaria della cosa pubblica rispetto alle importantissime questioni di edilizia privata che sembra solo l’ing Biondi ( condannato in primo grado ) sappia e voglia disbrigare . Visto che altri dirigenti rifiutano di firmare determinati atti ( e questi dirigenti non hanno collezionato accuse e condanne  seppur poi prescritte )
La sentenza del TAR in merito alle quote rosa ha provocato l’annullamento della nomina dello stesso con un ingiustificato e inaccettabile conseguente  rallentamento delle attività amministrative. 
Premesso che non intendo essere avvocato difensore di alcuno e soprattutto non ritengo che l’Amministrazione in carica debba  sfuggire alle proprie responsabilità causa del degrado, cosi’ come dimostrato dal consigliere Monaco, intendo semplicemente porre l’attenzione che le stesse vanno ripartite fra i vari attori della vita amministrativa:  fazioni della maggioranza, nessuna esclusa e la stessa minoranza.
Ritengo che possa essere utile rivolgere un invito  agli alleati di maggioranza affinché attraverso un confronto e una maggiore collaborazione si raggiunga quella sinergia necessaria  per un migliore funzionamento della macchina amministrativa, sinergia che sembra non fatichino affatto a creare quando si tratta di spartizione di poltrone e di assicurare le proprie necessità e quelle di familiari e amici.  Tanti, troppi  punti del programma amministrativo sono ancora al palo.
Ma l’invito e’ rivolto anche alla minoranza affinchè si faccia promotrice di una qualche  proposta concreta e attuabile. Non mi sembra che ad oggi dalla loro parte sia arrivata qualche proposta utile e ho la sensazione che  le loro intere energie  sono rivolte a tappezzare la nostra città di manifesti e tabelloni che accusano la maggioranza di colpe con cui si ha poco o nulla a che fare.
Se una legge dello Stato ha stabilito la nascita del Tribunale di Napoli Nord ad Aversa e se decisioni infelici di un commissario prefettizio sono state inopportunamente ratificate da questa Amministrazione su insistenze del Pd , che non ha fatto altro che coricarsi in un letto già preparato dall’attuale minoranza capeggiata da Giudicianni Campochiaro e Mastroianni ( al tempo del ribaltone)  stabilendo  di utilizzare capannoni industriali come sede di un tribunale che colpa ne ha il sindaco Di Muro? Ha dovuto sottostare ai desiderata della sua maggioranza
Sarebbe bene che la minoranza e i sammaritani ricordino  che tale vicenda dei capannoni di Pellino ha avuto inizio già prima del  commissariamento di  S. Maria C.V.  quando avvenne il  ribaltone voluto da noti personaggi politici, che senza remore passarono dal rosso (PD) all’azzurro (PDL)  e avrebbero seguito qualsiasi colore pur di restare aggrappati a quel potere che gli veniva garantito dall’occupazione di determinati ruoli.
Giusto per restare in tema del P.co Urbano ho saputo  che questa Amministrazione ha in programma un intervento relativo al “recupero e valorizzazione dello stesso come sede del parco tematico Città della Storia”'.
Si tratta  di un progetto – per un importo di quasi dieci milioni di euro – per il completamento delle attrezzature ricettive e ludiche già realizzate nell’area. Il progetto esecutivo si estende su una superficie di circa 45mila metri quadrati. All’interno del parco, si prevede il recupero della 'masseria di Pallino' che ospiterà il Museo della Civiltà Contadina, un info-point e un punto di ristoro.L’obiettivo e’ quello di creare un punto di attrazione sia per i visitatori dell’anfiteatro che, nell’area, potranno trovare vari servizi, sia per i cittadini".
Ma , sinceramente le spiegazioni che mi sono state date non mi convincono affatto , ancora una volta l’amministrazione segue la strada tracciata dai predecessori : dopo gli inutili campetti e giostrine già oramai distrutte si pensa al punto di ristoro : ci dobbiamo attendere un’altra canna fumaria nei pressi dell’Anfiteatro ? Fortunatamente si sono ricordati anche di dare un po’ di spazio anche alla cultura e alla storia , ma non potevano pensare ad attuare questi progetti invece di perdere tempo per tentare di far costruire i 430 appartamenti nell’Ex Tabacchificio? Il Pd che vuole e sogna  la città dei 50.000 abitanti ( tutti i napoletani che dovrebbero acquistare gli appartamenti sfitti e quelli che agognano di costruire nell’Ex Tabacchificio, nell’Ex Siemens e nell’Ex Mulino Parisi) spieghi anche che nessun beneficio ne verrà ai sammaritani : non saranno i sammaritani a lavorare sui cantieri come non è accaduto con la costruzione della Coop , del Globo etc , . Spieghi che a parte qualche familiare di politici locali non sono i sammaritani a trovare lavoro nel centro commerciale  costruito nell’Ex Tabacchificio
E tanto troppo avrei ancora da dire
Un ultimo invito lo rivolgo al consigliere Monaco:  continui nella sua azione di denuncia e informazione, e un augurio a che possa ancora nel futuro occupare un ruolo di minoranza. Almeno si rende utile in qualcosa.


                                                          Un candidato non eletto nelle liste delle Associazioni Civiche