La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 14 luglio 2010

OMICIDIO FEDRRARO INIZIA IL PROCESSO DAVANTI ALLA PRIMA CORTE DI ASSISE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

AVERSA
Subito rinviato il processo a carico di Antonio Guida dinanzi alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, l'imprenditore di 55 anni di Aversa, accusato di omicidio preterintenzionale.
Il processo, infatti, dopo la costituzione delle parti, è stato rinviato al prossimo 27 ottobre, allorquando il dibattimento dovrebbe entrare nel vivo, con l'escussione dei testimoni.
La vicenda riguarda la morte Giuliano Ferraro di Parete. Ad essere sotto processo per omicidio preterintenzionale è un imprenditore, accusato di aver determinato la morte dell'uomo.
Era il 6 marzo del 2009 quando  Ferraro, anch'egli imprenditore, secondo la ricostruzione operata dalle forze di polizia e dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, si trovava ad Aversa all'esterno di un istituto di credito, quando litigò con l'uomo oggi sotto processo.
Secondo l'accusa l'imputato, avrebbe, a seguito di questo litigio, aggredito Ferraro e, provocando lesioni a questi, ne avrebbe procurato la morte. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Guida, avrebbe preso Ferraro con le braccia ai fianchi e lo avrebbe scaraventato a terra, determinando la caudata di questi, il quale urtava violentemente la testa sul manto stradale. A seguito di ciò il Ferraro perdeva i sensi e veniva trasportato in ospedale ad Aversa. Da qui poi veniva trasferito in diversi ospedali, poiché non tutte le strutture erano in grado di assistere l'uomo. Alla fine, in serata, Ferraro perderà definitivamente conoscenza e morirà presso l'ospedale di Nocera Inferiore.
Nel corso delle indagini sono stati ascoltati anche diversi testimoni presenti ai fatti, nonché accertate le ragioni del litigio. E' stata anche disposta una perizia medico legale, per stabilire le cause del decesso. I familiari del deceduto si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati Bartolo Mariniello ed Antonio Mirra, mentre l'imputato è difeso dall'avvocato Enzo Guida. Ora la parola toccherà alla Corte di Assise, che dovrà decidere le sorti di questo processo