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Il declino del terziario della città di Santa Maria Capua Vetere viene rappresentato dall’impressionante incendio divampato la notte scorsa .
La copoerativa al risparmio ha rappresentato per Santa Maria Capua Vetere una valvola di sfogo per le molteplici famiglie che vivevano nel centro residenziale e che hanno usufruito dei prezzi concorrenziali della cooperativa al risparmio. Nata agli inizi degli anni ottanta ha avuto il boom commerciale dalla metà degli anni a ridosso dei novanta . Un gruppo commerciale solido che faceva fronte alle famiglie, perché tutti a Santa Maria Capua Vetere avevano diritto a mettere un piatto a tavola. Ma soprattutto è stato un trampolino di lancio di centinaia e centinaia di giovani che alle prime armi lavoravano per conquistare “ una mazzetta” e comporre sui famiglia .
Sapere a duemila kilometri di distanza che il grande sogno del primo millennio si è concluso con un incendio e fiamme alte dieci metri , se ne va un pezzo di storia sammaritana , ma soprattutto un pezzo della mia storia non solo culturale , ma anche sportiva.
Gli aneddoti sono tanti . Ma due sono i più importanti .
Il primo elezioni politiche del 1985 . La Balena della Dc sammaritana aveva organizzato un comizio elettorale all’interno dell’ex area del canapificio dove erano accorse migliaia di simpatizzanti . E’ inutile dire che a quella manifestazione parteciparono illustri onorevoli defunti ed ancora in vita , come Nicola Di mUro Manfredi Bosco , Tamì Ventre Franco La Manna e tanti altri . Ebbene il ricordo che ho da giovane quasi trent’enne da strapazzo, è una mega torta a forma di scudo crociato e il simbolo della DC grande quanto l’ingresso del supermercato della cooperativa al risparmio. Non avevo mai visto una torta così grande , era da guinnes di primati .
Il secondo ricordo che ho è quello sportivo : da giovane da strapazzo ancora vent’enne era il basket. . Quando si disputavano gli incontri giovanili di basket contro la fulgor sammaritana al canapificio , io ed altri amici dopo aver giocato ci radunavamo nella rosticceria che era affianco alla cooperativa per ristorarci con una pizzetta o addirittura un arancino un crocchè, ma addirittura dsia all’ora di pranzo che alla sera si poteva anche ordinare un pasto completo con poco meno di diecimila lire a persona .
Insomma il canapificio era diventato un piccolo centro dove si trovava di tutto.
No me ne voglia nessuno, ma era d’obbligo esternare un pensiero su quanto accaduto oggi , perché penso alle famiglie, ma soprattutto a chi ha dato l’anima per dare dignità ad una popolazione .