La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 3 giugno 2009

OPERAZIONE BIOPOWER . INTERROGATI BRACCIALI E TOMBOLILLO CHE CONFESSANO A CHI HANNO DATO I SOLDI

Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo i due industriali romani vuotano il sacco per la seconda volta . Un lungo ed asfissiante interrogatorio degli imprenditori ha fatto ancor di più luce sui professionisti che sono ancora agli arresti domiciliari, ma soprattutto hanno fornito nuovi risvolti nei confronti di uomini politici della Regione Campania, ma anche nazionale . Lo scandalo Biopower quindi si allarga sempre di più . La conferma si è avuta fin dalle prime battute durante la conferenza della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere quando si eseguì l’operazione, poiché i magistrati annunciavano che l’indagine giudiziaria non finiva con la tranche che vedeva indagati quelle persone coinvolte. Gli interrogatori che si sono eseguiti giovedì scorso hanno dato risvolti inediti , ma per adesso sono top secret. Non a caso adesso chi rischia sono i politici della regione campania e quelli nazionali. La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. Ma la stessa ruota anche intorno ad una mazzetta di 100 mila euro che sono state ritrovata durante un controllo nell’auto di un indagato ed un appartamento a Bellona . E’ lì che ruota tutto il business illecito. La Guardia di Finanza di Caserta aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone di cui 14 in Campania, 4 in Lazio, 3 in Emilia Romagna e 2 in Lombardia per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno della regione Campania, alla corruzione di pubblici ufficiali, alla rivelazione di segreti di ufficio ed alla realizzazione di falsità in atti pubblici. La complessa attività investigativa dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Caserta ha consentito di smascherare un sodalizio criminoso nel’ambito del quale due imprenditori laziali (Bracciali Renzo e Tombolillo Giampiero) hanno costituito tre società (Biopower spa, Natural Energy srl ed Energethic srl) aventi ad oggetto la costituzione di centrali per la produzione di energia derivanti dalle biomasse, intessendo una fitta rete di rapporti di favoritismo e di corruttela con funzionari e amministratori pubblici appartenenti: al comune dove sarebbe stata eretta la centrale (Pignataro Maggiore), alla regione Campania-assessorato alle Attività Produttive- incaricata di adottare i provvedimenti autorizzatori e di indire le conferenza di servizi per definire i procedimenti amministrativi per la realizzazione delle suddette centrali; il Genio Civile di Caserta incaricato di esprimere le autorizzazioni antisismiche sui lavori di costruzione della centrale biotermica di Pignataro Maggiore; di altre pubbliche amministrazioni interessate territorialmente per l’istruttoria di procedimenti riguardanti imprese.