Santa Maria Capua Vetere . Non c’è dubbio che all’interno della maggioranza che governa la città si sia aperta una piccola crisi interna dopo l’inchiesta Biopower che ha portato in stato detenzione l’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Esposito
(lunedì è fissato l’udienza davanti al tribunale del riesame di Napoli) . La stessa vuole, in ogni caso basarsi su un controllo da parte dei consiglieri di maggioranza ed opposizione degli atti amministrativi che vengono emessi sia in consiglio comunale che in giunta . Proprio per questi motivi il primo cittadino controlla molto bene la piccola crisi all’interno del gruppo di maggioranza lasciando ai tre consiglieri indipendenti costituitisi in un gruppo vale a dire Enrico monaco , Maria Limardi ed Emilia Borgia ampio raggio di azione per controllare tutti quei consiglieri comunali che intendono a loro volta eseguire quei business alle spalle della cosa pubblica . Ma quanto reggerà ? Se lo sono chiesti in molti . Il gruppo che diventa la spina nel fianco sarà in ogni caso vigile ma sarà addirittura controllato dai ben pensanti della città del foro pronti a criticarli se compiono qualcosa di anomalo. D’altro canto il gruppo formato dai tre ha il sapore di una resa dei conti all’interno della maggioranza a discapito di persone e consiglieri che avevano fatto i conti senza l’oste, pronti ad avere qualche licenza edilizie , o qualche piacerino perché cambiale delle scorse elezioni. Sappiamo anche che il gruppo samaritano certamente gode nell’ambito politico una certa credibilità , ma che potrebbe essere scalfita da prese di posizioni sterili se cadranno nella morsa del consiglio comunale e di quella piovra che governa lasciando alle spalle anni di politica che oggi in città è soltanto un miraggio lontano.
(lunedì è fissato l’udienza davanti al tribunale del riesame di Napoli) . La stessa vuole, in ogni caso basarsi su un controllo da parte dei consiglieri di maggioranza ed opposizione degli atti amministrativi che vengono emessi sia in consiglio comunale che in giunta . Proprio per questi motivi il primo cittadino controlla molto bene la piccola crisi all’interno del gruppo di maggioranza lasciando ai tre consiglieri indipendenti costituitisi in un gruppo vale a dire Enrico monaco , Maria Limardi ed Emilia Borgia ampio raggio di azione per controllare tutti quei consiglieri comunali che intendono a loro volta eseguire quei business alle spalle della cosa pubblica . Ma quanto reggerà ? Se lo sono chiesti in molti . Il gruppo che diventa la spina nel fianco sarà in ogni caso vigile ma sarà addirittura controllato dai ben pensanti della città del foro pronti a criticarli se compiono qualcosa di anomalo. D’altro canto il gruppo formato dai tre ha il sapore di una resa dei conti all’interno della maggioranza a discapito di persone e consiglieri che avevano fatto i conti senza l’oste, pronti ad avere qualche licenza edilizie , o qualche piacerino perché cambiale delle scorse elezioni. Sappiamo anche che il gruppo samaritano certamente gode nell’ambito politico una certa credibilità , ma che potrebbe essere scalfita da prese di posizioni sterili se cadranno nella morsa del consiglio comunale e di quella piovra che governa lasciando alle spalle anni di politica che oggi in città è soltanto un miraggio lontano.