Se divorzio ci sarà , la chiusura della vita coniugale fra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e la signora Miriam Bartolini in arte Veronica Lario, è dipesa soltanto dalle persone che ci sono accanto . Due su tutti, che non hanno frenato il senso del pudore familiare ed imprenditoriale che fino a qualche giorno fa lo vedeva vincente su tutti i fronti; il sottosegretario alla presidenza del consiglio Bonaiuti e quel Letta che con il suo volto tanto di ghiaccio in pubblico dava freddezza apparente . E’ caduto cosi come Diego Armando Maradona che per una donna Cristina Sinagra si è giocato tutto credibilità e senso familiare . Ma guarda caso proprio il presidente Silvio Berlusconi ha subito lo stesso trattamento a Napoli proprio come Maradona. Si è permesso il lusso di essere presente ad una festa di 18 anni di una teengers che addirittura lo ha chiamato papy . La sua presenza è stata considerata più di uno atto sessuale, più di uno stupro, più di una violenza ( è tutto in senso metaforico s’intende) dove gli italiani ora hanno preso le distanze . Cosa dirà adesso al Vaticano che lo aveva individuato come personaggio familiare? Cosa dirà adesso alle famiglie che aspettano un messaggio dalle sue televisioni? Con il suo modo di vestire il suo capello all’indietro pieno di brillantina qualcuno lo ha equiparato ad un grande dittatore italiano Benito Mussolini . Quest’ultimo guarda caso, ( questa è storia ) proprio per la sua relazione con Clara Setacci iniziò un lento declino. Il presidente degli strati uniti d’america Clinton con la sua relazione con Monica Leviski mise a repentaglio la credibilità della casa bianca. Insomma se divorzio ci deve essere ebbene che i due personaggi più altolocati d’italia lo dicano con convinzione, perché l’Italia e gli italiani aspettano per capire se fa sul serio o e tutta una montatura pubblicitaria . Ma c’è qualcuno che asserisce che Veronica Lario la danno per candidata nelle file del pd.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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