La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 27 maggio 2009

SANTA MARIA CV .Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due.

Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due.
(Il Sindaco risponde all’interrogazione parlamentare)

Il Parlamentare del Movimento per Autonomie, Antonio Milo ha rivolto una Interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno con la quale ha formalmente richiesto l’Istituzione di una Commissione d’accesso per il Comune di S.Maria C.V. allo scopo di verificare l’esistenza, o meno, di infiltrazioni camorristiche.
La risposta del Sindaco di S.Maria C.V., affidata al quotidiano “Il Mattino” del 26/05/09, è stata di una violenza verbale inusitata. Con un certo tempismo degno di un centometrista ( ricordate i manifesti risibili della campagna elettorale che lo immortalavano come sportivo) ha accusato il Parlamentare di “voler creare un clima di terrore nella città”. Questo modo di procedere mi ha riportato alla memoria l’antica favoletta di Fedro –Lupus et agnus- nella quale il lupo, più a monte rispetto all’agnello , accusò quest’ultimo di intorbidargli l’acqua.
QUANTA STRADA HA FATTO IL BERLUSCONISMO …..
Il Ns. primo cittadino ha imparato bene la lezione dimostrandosi pronto, quindi, a gridare “al complotto”, come solo Silvio fa magnificamente, ormai da anni, conficcandosi nella testa degli italiani, anche probabilmente in quella di sedicenti personaggi di sinistra.
Ma, quel che è peggio, ha scaricato ogni responsabilità ,per le eventuali illegalità dovessero essere acclarate, sulla precedente Amministrazione, rispetto alla quale, spesso si è dichiarato in continuità con fatti e/o parole.
Non gli è venuto, però, per la testa che avrebbe potuto rispondere altrimenti fugando i dubbi insinuati dall’Interrogazione parlamentare e proporre ad esempio:
l’istituzione di un Comitato per la Trasparenza, composto da cittadini con il compito di esaminare gli atti concernenti appalti e concorsi esperiti e di una Commissione Consiliare antimafia con poteri di indagine sugli affidamenti del Comune , i cambi di destinazione dei suoli, le concessioni edilizie;
l’approvazione , da parte del Consiglio Comunale, di uno specifico regolamento che tracci le linee guida di un’azione amministrativa rispettosa della trasparenza e della legalità;

Al Sindaco vorrei solo ricordare che circa un anno fa alcune associazioni cittadine proposero nr. 3 delibere di iniziativa popolari raccogliendo su ciascuna di esse circa 800 firme .
Una delle proposte recava il tiolo “trasparenza atti amministrativi” e chiedeva la pubblicazione sul sito Web del Comune di: bilancio annuale e pluriennale del Comune; delibere e determine approvate ; elenco delle proprietà immobiliari del Comune e loro destinazione d’uso nonchè dell’intera attività degli incarichi esterni; ragione sociale, dati essenziali di bilancio, nominativi dei Consiglieri di amministrazione relativi ad ogni Società controllata dal Comune.
Esse furono prese in esame , nella seduta del 25/07/08 ,dal Consiglio Comunale di S.Maria C.V.-CE- il quale , con delibera nr. 36/2008 (peraltro sottoscritta da membri delle Associazioni proponenti , della Presidenza del Consiglio e della stessa Amministrazione e dal Segretario Comunale), delegò la Giunta a ripresentarle modificate, all’attenzione del Consiglio, entro il tempo massimo di gg. 90 .
CHE NE E’ STATO DELL’IMPEGNO ASSUNTO?
Considerato l’assoluto silenzio al riguardo ( che, il Sindaco converrà, ingenera qualche dubbio) le Associazioni hanno deciso di ripresentarle alla cittadinanza sotto forma di Referendum consultivo.
PER CONCLUDERE
Se il Sindaco avesse il coraggio di interrogare i cittadini sul suo operato si accorgerebbe che abbondano, nell’opinione pubblica, i commenti e le reazioni pseudo-scandalizzate che, grazie a dio, evitano il “dove andremo a finire”, per il semplice fatto che ci siamo finiti già, e da tempo, e ci affondiamo fino al mento e speriamo soltanto che qualcuno non faccia l’onda.