In data odierna, personale di PG appartenente al Comando Provinciale Guardia di Finanza di Napoli, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti degli indagati di cui all’allegato elenco, rosisi responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. L‘attivita investigativa, avviata nel marzo del 2005 e condotta dal Nuoleo di Polizia Tributaria mediante interoettazioni telefoniche, analisi di tabulati, senrizi di osservazione e pedinamento, perquisizioni e sequestri, ha interessato due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti di vario tipo (in particolare "cobret" e "crack), operanti tra Melito, Giugliano in Campania e Caivano, connotate da una impressionante capacita di penetrazione nel mercato della tossicodipendenza e da alcuni tratti distintivi comuni :
- la prevalenza di legami familiari tra i singoli associati;
— la diretta partecipazione dei consociati a tutte le fasi attraverso le quali lo stupefacente
veniva immesso sul mercato illegale;
- la possibilità di accedere a canali di rifornimento apparentemente inesauribili. Il primo sodalizio, radicato a Scampia, e risultato fare capo a DEL RE Vincenzo detto “Vincenzo a’pacchiana", organicamente inserito nel Clan camorristico "DI LAURO", che, coadiuvato dai fratelli Roberto e Cristoforo, gestiva Io spaccio di droga nelle zone di Melito di Napoli e Giugliano in Campania. La sostanza stupefacente, prevalentemente cocaina e cobret, veniva fornita dai vertici dell’associazione ad altri associati, (dapprima a MAURIELLO Gennaro ed alla moglie SARNO Anna e, successivamente al decesso del MAURIELLO e all‘arresto della SARNO, alla famiglia FUSCO), che provvedevano al confezionamento della stessa presso abitazioni private. Per il confezionamento in dosi dello stupefacente e la successiva distribuzione, Forganizzazione si serviva di un nutrito numero di sodali, quasi tutti uniti tra loro da Iegami di parentela. Gli sviluppi investigativi consentivano, altresi, di accertare che alouni componenti del sodalizio criminale provvedevano anche a vendere, "abusivament", partite di sostanza stupefacente. In particolare, all’insaputa dei vertici criminali, durante il confezionamento, alcuni affiliati provvedevano a sottrarre quantitativi di stupefacente che venivano consegnati ad altra associazione criminale - facente capo ad AIVIATO Rosa alias “Rosetta a' terrorista” ed a SAUTTO Antonio detto "Genny" - radicata a Caivano, all’interno del "Parco Verde", da tempo noto come una delle principali "piazze di spaccio" della Campania. Le attività investigative appuravano che SAUTTO Gennaro, avvalendosi anche dall’esperienza da lui acquisita Iavorando presso una azienda farmaceutica, sovrintendeva alle operazioni concernenti il "taglio" della sostanza stupefacente (generalmente cocaina,
"cobret" e "crack") che, suddivisa in dosi, veniva fornita ad una vastissima rete di spacciatori al minute. Appare significative sottolineare che, secondo quanto emerso delle intercettazioni telefoniche, l’organizzazione disponeva di un vero e proprie sistema di sicurezze costituite da un complesso circuito di telecamere, installate nel punti critici del "Parco Verde", attraverso le quali era possibile monitorare eventuali interventi delle Forze di Polizia e la presenza di personaggi appartenenti a gruppi criminali avversi. Le "difese" predisposte delle associazioni criminali indagate, comunque, non impedivano, in data 19.01.2006, alla Guardia di Finanza, di fare irruzione in due appartamenti ubicati a Giugliano e Melito e di pervenire;
— all’arresto in flagranza di reato di tre indagate ed al ferme di indiziate di delitto di una quarta donne, perche sorprese presso il domicilio di quest’ultima con centinaie di dosi di cocaina gia confezionate e altra sostanza stupefacente non ancora suddivisa in dosi, per cemplessivi grammi 262,70 nonché altro materiale necessarie per il dosaggio e il confezionamento della sostanza stupefacente.
- all’arresto di un altre indagate sorprese, presse la propria abitazione, nr. 1172 dosi di cocaina per complessivi grammi 891,77 nonché di bilance digitali di precisione e di altra attrezzatura per il confezionamenti in dosi della sostanza stupefacente.
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono state sottoposti a sequestri preventive, nel confronti di 16 soggetti, cespiti patrimoniali cosi riepilogabili :
• nr. 34 rapporti bancari ;
• nr. 7 immobili per un valere complessive - secondo il "Listino Ufficiale del Mercato Immobiliare" delle C.C.I.A.A. di Napoli - pari ed euro 550.000.