La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 28 febbraio 2011

SANTA MARIA CV - IL CIRCOLO RISVEGLIO CHIEDE UN INCONTRO CON IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Al Commissario Straordinario

S.E. il Prefetto dott.Luigi Pizzi

comune di Santa Maria C.V.

Oggetto: Richiesta di incontro sulla problematica della nuova Legge Regionale sul Piano Casa.

Chiarissimo sig. Prefetto,

Un anno fa, una netta presa di coscienza che interessò trasversalmente la maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale di Santa Maria Capua Vetere evitò che si ponesse mano alla più grossa speculazione edilizia della storia della città.Un mio deciso e preciso intervento risvegliò quello che era rimasto delle coscienze di molti consiglieri che, trasversalmente, impedirono che si approvasse una delibera di Consiglio che avrebbe permesso la costruzione di migliaia di alloggi nella nostra città, avvalendosi della L.R. 19/2009, attuativa del Piano Casa berlusconiano. In zone agricole o similari si voleva permettere l’edificazione di case che sarebbero servite solo ad investire capitali di dubbia provenienza ed a permettere l’ulteriore scempio di un territorio che è già stato abbondantemente dilaniato dagli speculatori. La tavola numero 3 di quella delibera fu bocciata tra le proteste veementi di coloro che sono al soldo di coloro che intendevano ed intendono solo appropriarsi ulteriormente di una città e renderla un dormitorio senza alcuna prospettiva di sviluppo economico e sociale.Oggi, dopo l’approvazione della nuova Legge Regionale, siamo di fronte ad un nuovo e più grave pericolo: la riproposizione di quei progetti, aggravata dalla possibilità di trasformare suoli agricoli ed industriali in edificabili ed al possibile cambio di destinazione di edifici costruiti in difformità della destinazione prevista dal P.R.G.Se non intervenisse una decisone chiara ed inconfutabile, in linea con quella che fu assunta responsabilmente un anno fa, potremmo assistere al completo disastro, alla speculazione più sfrenata, alla costruzione di migliaia di inutili appartamenti ed alla conseguente preclusione di ogni possibilità di ricevere attività industriali, artigianali e commerciali in zone ad esse destinate, unica speranza per l’economia cittadina e per il futuro dei giovani. Oggi la Politica è assente e, prima che saranno celebrate le elezione del prossimo maggio, sarà necessario dettare gli indirizzi per individuare aree ove sarà possibile applicare ciò che prevede la Legge Regionale sul Piano Casa. Lei, dr. Pizzi, da persona perbene e cosciente delle proprie prerogative, non potrà non dare seguito alla volontà del Consiglio Comunale che permise solo la riqualificazione di aree, quali il Campo Sorbo e quella ove è prevista la nuova Caserma dei Carabinieri. Le Associazioni, i Partiti (una volta tanto facciano vedere che esistono), le parrocchie e tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Santa Maria, hanno il dovere di intervenire e fare sentire chiara ed inequivocabile la propria voce al fine di evitare un disastro dal quale la nostra comunità non potrà mai più risollevarsi. “Santa Maria ha bisogni di posti di lavoro, di implementare le attività turistiche, industriali, artigianali e commerciali; Santa Maria ha bisogno di aggiustare le sue scuole e le sue strade; Santa Maria ha bisogno di trovare una sede idonea e centrale per il Tribunale Civile e di far rivivere il centro storico, non di case. Le verità che furono dette in quel Consiglio per destare coscienze, da troppo tempo sopite, sono sempre attuali e ci chiamano tutti a raccolta, affinchè si intervenga e si mantengano inalterate quelle decisioni che furono adottate nell’intesse della città e che alcuni sperano siano ribaltate nell’assenza della Politica. Alla luce di quanto sopra enunciato, Le chiedo, anche a nome delle altre Associazioni presenti sul territorio e della società civile, un incontro per discutere di questo importante problematica, al fine di addivenire ad una risoluzione che vada nell’interesse del territorio e della collettività e le sottopongo una bozza di deliberazione che Lei, dall’alto della sua conoscenza dei procedimenti amministrativi, potrà migliorare e adattare al corretto spirito della Norma.

In attesa di un suo gentile riscontro, porgo cordiali saluti.



Santa Maria C.V., 28.2.2011

Il responsabile del Circolo “Il Risveglio”

Gaetano Rauso