Questa mattina, la Squadra Mobile di Caserta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio Gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura sammaritana, in relazione ai reati di maltrattamenti, atti persecutori (c. d. stalking) e lesioni personali aggravate, ha tratto in arresto D. G., cl. 70, incensurato, operaio, disoccupato. La misura restrittiva rappresenta l’epilogo di delicate indagini avviate a seguito della denuncia per lesioni presentata nel gennaio scorso dalla moglie del D. G., vittima di una violenta aggressione da parte del coniuge, che non aveva esitato a scagliarsi anche contro la primogenita minore, intervenuta in difesa della madre.
I successivi approfondimenti investigativi permettevano di svelare come la vita familiare era stata resa drammatica dal carattere violento e collerico dell’uomo che, spesso in stato di ebbrezza, sin dall’inizio del matrimonio contratto nel 1995, aveva sottoposto la donna a violenze fisiche e morali che, in seguito, aveva indirizzato anche ai tre figli nati dall’unione.
La donna rivelava agli investigatori di non avere mai voluto denunciare le abituali violenze, vessazionie e angherie subite, nella speranza che la situazione migliorasse, per salvaguardare l’unità familiare e, soprattutto, per il terrore di vendette del marito che la minacciava anche di ripercussioni nei confronti dei suoi parenti e congiunti.
Inoltre, la donna rivelava che la situazione era divenuta insostenibile, anche perché, sempre con maggiore frequenza, il marito rivolgeva le sue condotte violente ai tre figli minori.
I successivi approfondimenti investigativi, condotti attraverso l’escussione di numerosi testimoni e l’acquisizione di referti medici, che permettevano di documentare alcune delle innumerevoli aggressioni che avevano costretto la donna a ricorrere alle cure mediche, senza però mai denunciare di essere vittima delle aggressioni del marito, consentivano ai poliziotti di ricostruire la drammatica situazione famigliare.
A seguito della denuncia, peraltro, la donna, insieme ai figli, si era rifugiata presso i genitori. Tale circostanza, però, aveva ulteriormente inasprito la situazione, il D. G. aveva iniziato a perseguitare la moglie ed i figli con continue telefonate gravemente minacciose, al fine di intimidire i congiunti ed indurli a ritornare presso la loro abitazione.
Inoltre, in alcune circostanze, la donna veniva pedinata ed era costretta a muoversi sempre in compagnia di congiunti, nel timore di essere nuovamente aggredita, mentre i figli, ormai terrorizzati dal padre, erano stati costretti ad abbandonare la scuola per evitare il rischio di incontrarlo.
La misura restrittiva emessa dal Gip, frutto delle sollecite ma approfondite indagini condotte della Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura di Santa Maria C. V., ha permesso di interrompere le vessazioni e le persecuzioni perpetrate dal D. G. nei confronti della moglie e dei tre figli minori.