La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 4 gennaio 2010

QUANDO CIRIACO DE MITA CONQUISTO' LA DC . PICCOLA STORIA DI NOI GIOVANI CASERTANI


Io , Nino, Mimmo e Pino , ma anche altri amici facciamo parte  della nomeclatura  politica casertana , perchè siamo testimoni oculari di episodi che hanno fatto storia nella politica italiana . Noi giovani pivelli da strapazzo casertani, quel giorno eravamo tutti insieme attorno ad un tavolo , mentre il papà di Nino  il noto costruttore Capacchione e il papà di Mimmo , il senatore Santonastaso discutevano di affari. Politici ed imprenditoriali .
 Si, era il giorno dell’incoronazione di Ciriaco De Mita a segretario  nazionale della Democrazia  Cristiana nel fatitico e mastodontico Eur davanti a quasi ottomila presenti e forse più .
Siamo testimoni di una storia politica nazionale, perché Ciriaco De Mita in “zona cesarini” convinse i due principali uomini doc della democrazia Cristiana, Giulio Andreotti e Amintore Fanfani . Quest’ultimo , quel giorno addirittura venne osteggiato dai suoi prima di salire sul palco per pronunciare il suo discorso a favore di Ciriaco de Mita , ma anche alla fine pronunciò  di essere favorevole , mentre Giulio Andreotti , che io e Pino vedevamo a Caserta con cadenza  quasi quindicinale perché  la sua segreteria “ centro studi Campania Felix”  fu messa a disposizione di Alfredo Pozzi e da Don Salvatore D’Angelo, nel momento  in cui pronunciò il  suo nome lo paragonò ad un poeta della mitologia greca.
La pausa pranzo poi fu emblematica perché Io Nino, Mimmo e Pino insieme sempre ad altri amici fummo invitati dal padre di Nino ad un ristorante a i Castelli Romani , dove noi giovani facemmo un tavolo tutto nostro lontano dai due personaggi che erano i padri di Nino e Mimmo .  Fu un pranzo che per me  e per tutti noi  è restato come nei libri di storia , si legge ciò  che aveva fatto Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini.
Noi giovani da strapazzo di Caserta  siamo stati testimoni  di un pezzo di storia che rimarrà per noi come un ricordo indelebile e di grande amicizia .
Ma oggi esiste questo ?