Nella tarda mattinata di oggi, personale della squadra mobile di caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, e del posto di polizia di Casapesenna diretto dal vice questore Alessandro Tocco che riveste anche l’incarico di vice dirigente della squadra mobile, ha tratto in arresto in flagranza di reato per danneggiamento aggravato ed incendio doloso due giovani pregiudicati che poco prima si erano resi responsabili dell’incendio della vettura della sorella di un collaboratore di giustizia.
I poliziotti intervenuti immediatamente dopo l’incendio della vettura, parcheggiata innanzi all’ abitazione della donna, raccoglievano alcuni importanti elementi per giungere alla identificazione dei responsabili che venivano rintracciati, ed arrestati dopo un breve inseguimento.
Uno degli arrestati e’ fratello di un noto esponente del clan dei casalesi - gruppo schiavone, attualmente detenuto per 416 bis.
In effetti, verso le ore 11 di oggi, Marianna Piccolo (sorella del collaboratore di giustizia piccolo raffaele, gia’ organico al clan dei casalesi, in particolare al gruppo capeggiato dalla famiglia schiavone) mentre si trovava nella propria abitazione di casapesenna notava due giovani che , dopo aver cosparso di benzina sulla sua autovettura w golf, le davano fuoco, le grida della donna attiravano alcuni parenti per cui i due malviventi si davano alla fuga a bordo di una fiat punto di colore bianco.
Immediatamente intervenivano le volanti del posto fisso operativo di casapesenna e della squadra mobile che intercettavano la fiat punto e dopo uno spericolato inseguimento per le strade di casapesenna riuscivano a bloccarla.
A bordo della stessa viaggiavano Massimo pezzella di anni 38 da casal di principe e Francesco Verazzo di anni 23 da S. Cipriano d’aversa, i quali venivano bloccati e dichiarati in arresto.
Entrambi i predetti risultavano pregiudicati. In particolare Massimo Pezzella e’ fratello di pezzella nicola, detenuto, genero del noto collaboratore di giustizia schiavone carmine.
La Piccolo riferiva agli agenti che gia’ la sera precedente aveva avuto una lite con i due arrestati che avevano pronziato al suo indirizzo ripetute offese e minacce, apostrofandola come sorella di un “pentito, bastardo”, riferendosi ovviamente al piccolo raffaele.